Altro pestaggio a Colleferro il paese di Willy Duarte, ucciso a calci e pugni.
Nel pomeriggio ancora un ragazzo, un minore, è rimasto vittima di un pestaggio violentissimo per mano di tre o quattro ragazzi.
Il giovane è stato trasportato in codice rosso in ospedale ma non sarebbe in pericolo di vita.
La vittima dell’aggressione ha riportato traumi al volto e al cranio ed è sotto choc. Gli autori del pestaggio sono scappati a bordo di un’auto (e questo fa già intuire che almeno uno del gruppetto, sarebbe maggiorenne). Gli aggressori sarebbero comunque già stati identificati e sarebbero residenti di Colleferro.
Parrebbe poi che sia stato messo in rete addirittura un video del pestaggio.
Pierluigi Sanna, sindaco del paese in provincia di Roma ha raccontato la vicenda con un post sul social. Nel post si legge:
“L’aggressione di oggi pomeriggio su Corso Turati è un fatto gravissimo e inaccettabile, che fa venire i brividi alla nostra Comunità. Giovani che picchiano un giovane minorenne, di giorno, su Corso Turati e scappano, non possono rimanere impuniti”.
il commento del primo cittadino prosegue spiegando:
“Sono in contatto continuo con il Pronto Soccorso per avere notizie sullo stato di salute della vittima dell’aggressione, attualmente in codice rosso. Attendiamo tutti notizie ufficiali dalla Polizia di Stato che chiariscano la dinamica dei fatti: sappiamo che sono vicini all’arresto dei colpevoli. Le nostre ferite sono ancora troppo aperte su queste questioni: il nostro dolore e la nostra indignazione sono particolarmente vasti.
Articolo pubblicato dall’autore in informareh24.it
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Pubblicato da Giorgio Consolandi
Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico.
Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte.
Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino.
La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso.
Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo.
Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi.
Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese.
I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!
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