Alessandra Mao, il nuoto azzurro ha una nuova stella: primo titolo italiano a 14 anni. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Il nuoto italiano ha una nuova stella ed è nata a Riccione. Alessandra Mao, 14 anni compiuti da poco, va ancora in terza media e a breve affronterà i primi esami della vita, ma in vasca ha già dimostrato di sapersi difendere alla grande. L’azzurra ha vinto il titolo italiano assoluto nei 200 stile libero, con un tempo clamoroso per la sua età: 1’58″86.  

Un crono che ha permesso all’azzurra di battere il precedente primato italiano al femminile di Diletta Carli (quel 2’02″77 che resisteva dal 2010). Nemmeno una fuoriclasse come Federica Pellegrini era riuscita a fare così bene alla sua età.  

Ma chi è Alessandra Mao? Veneta, classe 2011, la baby nuotatrice azzurra fa parte del Team Veneto e si allena con il tecnico Andrea Franconetti. Fin qui ha dato il meglio di sé nello stile libero, in particolare sui 100 e 200 metri, e si ispira alla fuoriclasse svedese Sarah Sjostrom. “Non cambia niente, continuerò ad allenarmi come sempre” le sue parole dopo il trionfo a Riccione. Insomma, idee chiare.  

 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!