Alzata di scudi degli eurodeputati tedeschi contro gli aiuti russi e cinesi all’Italia

Il giornale on-line, Imolaoggi.it ha riportato ieri una notizia che dichiara di aver appreso direttamente dall’agenzia internazionale d’informazione, Sptnik.
Alcuni eurodeputati tedeschi del gruppo Verdi Europei-Alleanza Libera Europea hanno chiesto a Bruxelles di prendere posizione su quella che definiscono “una campagna di disinformazione” messa in atto dalla Russia nell’ambito della crisi della pandemia da Coronavirus.

la rimostranza tedesca

I deputati avrebbero affermato che, gli aiuti inviati sia da Mosca che da Pechino, all’Italia, costituirebbero un atto di propaganda contro l’Unione Europea allo scopo di incrinarne l’integrità.
Nella mail diffusa dai deputati nella giornata di mercoledì si legge: “Vorremmo porre alla vostra attenzione e chiedere di intervenire in maniera urgente alla luce della strumentalizzazione della crisi attuale da parte di Paesi con ambizioni geopolitiche ostili. Siamo seriamente preoccupati dalle campagne di propaganda e disinformazioni provenienti in particolar modo dalla Cina e dalla Russia. E’ chiaro per la maggior parte di noi che sia in atto uno sforzo per creare diffidenza nella popolazione e nei Paesi vicini nei confronti dell’Unione Europea, dei suoi valori democratici e delle sue istituzioni”.

prove indiziarie o ipotesi strumentali?

Va detto che le ragioni espresse nella mail, non sono state supportate né da un esempio concreto né da altri elementi comprovanti un propaganda in tal senso.
I deputati hanno parlato esclusivamente delle “recenti scoperte” emerse grazie alla East StratCom, una task force che fa parte dell’amministrazione del Servizio europeo. E’ incentrata sulla comunicazione a tutela preventiva delle politiche e delle attività dell’Unione europea nel vicinato orientale e oltre.
Sulla base di queste “scoperte”, i deputati tedeschi hanno precisato che l’Unione europea dovrebbe “continuare ad affidarsi alla loro esperienza per smascherare miti legati alla propaganda e strategie di disinformazione”. Si sono inoltre detti preoccupati dal fatto che “questi tentativi mettono a serio rischio la nostra unità e stabilità nel lungo termine oltre che la possibilità di superare la crisi, le sue conseguenze e di affrontare insieme le sfide future”.
A quanto si è appreso, la petizione sarebbe stata firmata da alcuni parlamentari europei, tra questi, Nathalie Loiseau del partito République en Marche, di Macron.

L’inizio dell’azione anti-Russia

Il Servizio europeo per l’azione esterna aveva pubblicato, il 18 marzo scorso, una serie di documenti che accusano la Russia di aver messo in atto una imponente campagna di disinformazione ai danni dei Paesi occidentali, allo scopo di aggravare ulteriormente la situazione legata alla diffusione del Coronavirus. I principali organi mediatici dei Paesi europei avevano diffuso tale documentazione.

Considerazioni

E’ da questi fatti che si evince un’ovvia preoccupazione di una certa parte dell’Ue che vede l’Italia come “elemento di disturbo” agli equilibri consolidati dai poteri forti in seno all’Europa. Poteri che la Germania esercita fin dalla prima ora della costituzione dell’Europa unita. Anche gli eventi di questi ultimi giorni ci vedono in contrasto con le posizioni della Germania dell’Austria, dell’Olanda e della Finlandia in merito agli interventi dell’Europa sulla crisi. Lo stesso Mattarella, nonché il premier Conte, hanno espresso parole critiche all’indirizzo della fermezza tedesca che punta al Mes, anche il ministro degli esteri Di Maio ha fatto sapere che se gli aiuti che intendono mettere in campo sono quelli “se li possono tenere che noi facciamo da soli”.
Il Blocco dei paesi del Nord dell’Europa comincia a minare le politiche di solidarietà “provenienti da lontano”, pur di conservare la propria egemonia in Europa.

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!