Anche Harry Styles a San Pietro per l’elezione di Papa Leone XIV. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Occhiali scuri, baffetto (trend del momento), un po’ di barba e un cappellino grigio con la scritta ‘Techno is my boyfriend’. Così il celebre cantante Harry Styles è apparso ieri pomeriggio tra la folla a San Pietro a Roma per assistere all’arrivo del Papa Leone XIV, all’anagrafe Robert Francis Prevost.  

Nonostante il look lo abbia reso quasi irriconoscibile, una fan ha subito capito che davanti ai suoi occhi c’era l’ex membro degli One Direction: “Mentre guardavo l’annuncio del Papa in piazza San Pietro, Harry Styles mi è passato accanto e i nostri sguardi si sono incrociati”, scrive la fan in un post su X per accompagnare lo scatto del cantante. Alcuni utenti social, però, hanno dubitato pensando che si trattasse di un sosia. 

A spazzare via ogni dubbio è il cappello che indossa, un accessorio diventato ‘famoso’ per essere il ‘preferito’ del direttore creativo di Valentino Alessandro Michele, amico di lunga data del cantante. I due si sono conosciuti quando Michele era il designer di Gucci ed ha rivoluzionato il modo di concepire il look da uomo. E lo stile di Styles ne è un esempio.  

Non è la prima volta che Harry Styles viene avvistato in giro tra le vie della Capitale, spesso in sella a una bici. In una delle sue ‘vacanze romane’ c’è stata una tappa al mercato di Porta Portese: il video di lui tra le bancarelle è diventato virale. Il legame tra il cantante britannico e Roma è così forte da spingerlo nel 2019 ad acquistare una casa a Civita di Bagnoregio, nei pressi di Viterbo. Secondo i rumors, Styles starebbe cercando di comprare una casa nel centro di Roma.  

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!