Secondo quanto ha fatto sapere ieri la AAPP (l’Associazione per l’assistenza ai prigionieri politici), in Birmania sono rimasti uccisi almeno 12 manifestanti.
Il bilancio arriva al conteggio attuale dopo che ieri, negli scontri con i militari, sono morte altre 6 persone. Vanno ad aggiungersi ad altre 6, che hanno perso la vita nei giorni precedenti.
Gli scontri nel Paese sono scoppiati in seguito alle continue proteste anti-golpe. La conta complessiva delle vittime segna il triste numero di 247 persone.
L’Ong per la difesa dei diritti umani ha inoltre reso noto che, le sei persone uccise ieri in Thailandia dalle forze di sicurezza erano manifestanti a Yangon, Bago e nella regione di Magway.
La AAPP ha poi informato che 2.345 persone sono state messe agli arresti dall’inizio delle proteste .
Le proteste non si fermano e nella notte tra il 20 e il 21 marzo i manifestanti hanno marciato a Mandalay. La marcia contro la repressione omicida della giunta militare ha visto la partecipazione di molti medici, che hanno indossato il camice bianco.
Oggi al Consiglio degli Esteri, Josep Borrell, l’Alto rappresentante dell’Ue, ha dichiarato che saranno sanzionate undici persone coinvolte nel colpo di Stato e nella repressione dei manifestanti” in Birmania.
I capi delle diplomazie dei 27 intendono attuare ulteriori misure restrittive per le violazioni dei diritti umani, nel Paese.
Secondo indiscrezioni, saranno iscritti sulla black list Ue, anche dignitari russi e cinesi , per il caso Navalny e per le violenze contro gli Uiguri.
Articolo pubblicato dall’autore su Informareh24.it
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Pubblicato da Giorgio Consolandi
Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico.
Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte.
Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino.
La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso.
Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo.
Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi.
Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese.
I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!
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