Appello social per Jhoanna, 40enne scomparsa a Milano dal 24 gennaio. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Quarant’anni, un metro e sessanta di altezza e 65 chili di peso, capelli biondi e occhi castani: è questa la descrizione di Jhoanna Nataly Quintanilla, scomparsa da Milano venerdì 24 gennaio. L’appello a “chiunque dovesse vederla” o “abbia informazioni”, è stato diffuso sui social da Penelope Lombardia, l’associazione impegnata nella ricerca delle persone scomparse. 

“Non sappiamo cosa indossasse al momento della scomparsa. Ha con sé il cellulare che però risulta spento. Potrebbe essere in difficoltà”, precisa l’appello social, che riporta una foto della 40enne sorridente, con i capelli legati in una lunga treccia e una t-shirt verde. “Jhoanna – precisa Penelope Lombardia – si è allontanata da diversi giorni, non ha famiglia in Italia e le amiche non hanno sue notizie e non riescono a mettersi in contatto con lei”.  

La donna a Milano vive in zona Bicocca insieme al compagno. L’uomo – come anticipato oggi dal quotidiano ‘La Repubblica’ – il 31 gennaio, a una settimana dalla scomparsa di Jhoanna, si è presentato alla stazione carabinieri di Milano Musocco, per denunciare l’allontamento volontario della compagna.  

cronaca

​ 

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!