Il ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova, in collegamento con Circo Massimo, su Radio Capital, batte i pugni sul tavolo per la sua politica pro immigrazione e dichiara: “Avere una norma che sbatte fuori le persone è sbagliato; averla adesso, in questo momento, è doppiamente sbagliato”.
La ministra spiega anche perché ritiene che questa sia la strada da percorrere (secondo lei) e aggiunge: “Noi abbiamo bisogno degli immigrati per portare avanti anche il normale funzionamento della catena alimentare. Questi processi o li regola lo Stato o la mafia. E io voglio che sia lo Stato”.
Poi la renziana Bellanova anticipando anche l’imminente incontro con i rappresentanti della diplomazia romena, precisa: “Nel Nord c’erano tanti lavoratori dell’Est nelle campagne per la raccolta e, nonostante il corridoio verde europeo, non si vogliono spostare. Oggi incontrerò l’ambasciatore romeno per parlarne”.
Una soluzione, questa della Ministro, che di fatto prevede l’inclusione di mano d’opera d’importazione… Anche se non è chiaro perché dei cittadini esteri dovrebbero essere immuni ad eventuale contagio e perché invece non potrebbero essere collocati dei nostri connazionali, per tali attività.
Forse in attesa dell’introduzione della paga oraria minima garantita, certi lavori godono di maggiore convenienza, se affidati a cittadini con una fragilità sociale superiore a quella degli italiani. Ma certamente il passato da sindacalista della Bellanova, non le ha fatto fare quest’equazione… Oppure si?