Brignone agli Internazionali: “Sto bene, sono ottimista. Sinner? Giochi libero e si diverta”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) –
Federica Brignone ospite agli Internazionali d’Italia 2025. La sciatrice azzurra assisterà oggi, sabato 10 maggio, all’esordio di Jannik Sinner nel Masters 1000 di Roma dopo aver visto, in mattinata, la vittoria di Matteo Berrettini: “Io seguo sempre il tennis, oggi ho incontrato Berrettini e Sinner, ho visto il suo prepartita ed è stato molto interessante. Jannik mi ha chiesto come stessi, io gli ho fatto un grande in bocca al lupo per oggi, perché mi rendo conto che tornare dopo tre mesi di assenza non sia facile. Immagino la pressione che ha addosso, l’aspetto mentale può essere la cosa più difficile da gestire e spero che possa giocare libero e divertirsi”. 

Brignone, ancora in stampelle, ha parlato anche delle sue condizioni e dell’infortunio subito: “Sto bene, è ovvio che l’infortunio è stato molto brutto e ci vuole un po’ di tempo ma sto migliorando molto in fretta e questo mi dà molta fiducia e motivazione. Ora tra una decina di giorni inizierò a poggiare la gamba e lì inizierà una nuova sfida che è quella di tornare a camminare. è incredibile come il nostro corpo, a causa di un infortunio, disimpari quasi a camminare, che è la cosa più naturale del mondo”.  

Difficile fare previsioni sul recupero, con le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 che restano un obiettivo: “Io non sono pessimista, ho accettato quello che è successo. Rimango positiva per il mio rientro sugli sci, ma voglio andare step dopo step, quando avrò l’ok dei medici tornerò sugli sci, ma il mio atteggiamento non cambierà mai”. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!