Cagliari-Lazio 1-2, Zaccagni e Castellanos firmano vittoria biancoceleste. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – La Lazio si è imposta in trasferta sul Cagliari 2-1 nel posticipo della 23esima giornata della Serie A. La squadra di Baroni, grazie al successo in Sardegna sale a 42 punti, e si riprende il quarto posto, lasciando la Juventus a -2, mentre la squadra di Nicola resta ferma a 21 punti, appena sopra la zona retrocessione. 

La Lazio trova il vantaggio al termine del primo tempo con Zaccagni, dopo che i padroni di casa in avvio erano andati vicini due volte al vantaggio. Al 41’ Isaksen porta palla sulla trequarti e poi imbuca verso destra per Hysaj: il terzino biancoceleste crossa al centro, con Zaccagni che in area colpisce di prima intenzione, quasi in scivolata, battendo Caprile verso il palo di destra per l’1-0. 

Ad inizio ripresa il Cagliari parte forte e trova il pari al 55′ con Piccoli che sul corner dalla destra battuto da Viola stacca bene sopra Hysaj, dopo l’uscita non perfetta di Provedel, e piazza di testa all’incrocio dei pali il pallone dell’1-1. La Lazio riprende in mano il gioco e al 64′ trova il nuovo vantaggio: cross dalla destra di Isaksen con Dia che sul secondo palo fa sponda di testa al centro per Zaccagni che non trova la palla ma manda fuori giri Caprile e alle sue spalle c’è Castellanos, che con il mancino conclude a rete per il 2-1. Il Cagliari si scopre con Caprile che salva su Zaccagni, poi nel finale, Lazio in difficoltà con il Cagliari in pressione, ma senza trovare l’imbucata giusta.  

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!