Camilla e la passione per i gioielli: “In Italia ne ha sfoggiati per 10 milioni di euro”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Re Carlo e la regina Camilla hanno appena concluso la loro visita di Stato in Italia che ha coinciso con il ventesimo anniversario del matrimonio della coppia reale. Durante il viaggio a Roma e a Ravenna, Camilla ha sfoggiato diversi gioielli simbolici, che complessivamente hanno un valore di oltre 10 milioni di euro, tra cui una spilla che ricorda il suo bouquet da sposa e una preziosa collana un tempo appartenuta a sua madre.  

Gli esperti di alta gioielleria e diamanti di Steven Stone Jewellers hanno dichiarato al MailOnline che “le scelte di gioielli della regina Camilla sono un capolavoro di tradizione reale: sono ricche di storia, profondamente personali e simbolicamente significative. “Piuttosto che optare per un’opulenza ostentata – ha detto Maxwell Stone – Camilla tende a preferire gioielli che raccontano una storia, rafforzando la sua immagine di figura reale con i piedi per terra ed emotivamente intelligente. Le sue scelte comunicano anche in modo sottile il suo impegno nei confronti del ruolo e della monarchia, fondendo storia personale e istituzionale. Spesso seleziona pezzi di famiglia con un passato importante, come la spilla da 40 carati del Principe Alberto, originariamente commissionata per la Regina Vittoria, e le spille Greville Ivy Leaf, regalate alla regina Elisabetta II per il suo 21mo compleanno. Attraverso questi pezzi, Camilla rende omaggio alla tradizione, celebra i traguardi personali e aggiunge profondità emotiva agli impegni ufficiali, fondendo passato e presente con un’eleganza senza tempo”.  

La regina spesso sceglie gioielli dal profondo significato personale e, per il ritratto del suo ventesimo anniversario di matrimonio con Charles, ha scelto un pezzo particolarmente simbolico: la spilla Mughetto. Ritratta nel giardino della residenza dell’ambasciatore britannico in Italia, Camilla indossava la squisita creazione Fabergé. Impreziosita da diamanti e perle, la spilla riproduceva un delicato ramo di mughetto. “Camilla ha probabilmente scelto la spilla del mughetto per la sua foto di anniversario – afferma il gioielliere – perché è un pezzo profondamente personale e simbolico. Il fiore faceva parte del suo bouquet da sposa, rendendolo un emblema importante del suo matrimonio con re Carlo”. 

Il mughetto rappresenta tradizionalmente l’umiltà, la purezza e l’amore duraturo: tutti sentimenti adatti a celebrare 20 anni di matrimonio. “Indossandolo nella foto – commenta Stone – Camilla ha reso omaggio in modo discreto alla relazione della coppia, evocando i ricordi del giorno delle loro nozze e rafforzando il significato romantico dell’occasione, rimanendo allo stesso tempo fedele al suo stile elegante e sobrio”.  

internazionale/royalfamilynews

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!