Carlo e Camilla in Italia ad aprile per il 20esimo anniversario di nozze. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) –
Re Carlo e la regina Camilla verranno in Italia ad aprile in occasione del loro 20esimo anniversario di matrimonio. Lo ha reso noto il Foreign and Commonwealth Office che ha organizzato il viaggio, il primo che la coppia reale terrà all’estero quest’anno, ricordando che il matrimonio tra i due è stato celebrato il 9 aprile del 2005 con rito civile. Quel giorno, quindi, si prevede che re Carlo e la regina Camilla saranno a Roma.  

In occasione del viaggio in Italia, scrive il Daily Mail, la coppia reale dovrebbe essere ricevuta da Papa Francesco e visitare tra gli altri siti la Cappella Sistina. Il viaggio dovrebbe durare in totale quattro giorni. 

Destinazione romantica, Roma è stata scelta come meta del viaggio di re Carlo e consorte anche per rafforzare i legami tra Regno Unito e Italia dopo la Brexit, fa sapere il Foreign Office. “Il re e la regina sono assolutamente felici di recarsi in Italia per celebrare i legami tra i nostri due Paesi, soprattutto in un periodo così importante”, il Giubileo. ”Il fatto che il loro anniversario di matrimonio cadrà durante la visita è un’aggiunta gradita. Anche se sarà un giorno lavorativo, troveranno sicuramente un po’ di tempo per una piccola festa privata”, ha detto una fonte reale al Mirror. 

internazionale/royalfamilynews

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!