Champions League, Barcellona e Psg volano in semifinale. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Succede di tutto nel martedì di Champions League. Al Signal Iduna Park, il Borussia Dortmund ci crede, ma non riesce a compiere l’impresa e a ribaltare il 4-0 incassato dal Barcellona all’andata. Finisce 3-1 in Germania: doppio vantaggio per i tedeschi grazie a due reti di Guirassy all’11’ (rigore) e al 49’. Al 53’, l’autorete di Bensebaini permette agli spagnoli di accorciare e taglia le gambe ai gialloneri. Nel finale, è ancora Guirassy a firmare il tris, ma non basta: i blaugrana avanzano e aspettano in semifinale la vincente del quarto tra Inter e Bayern Monaco.  

Partita ricca di emozioni anche in Inghilterra. Al Villa Park di Birmingham l’Aston Villa vince 3-2 contro il Psg, ma viene eliminato in virtù della sconfitta 3-1 al Parco dei Principi. I francesi partono forte e trovano il doppio vantaggio con Hakimi (11’) e Nuno Mendes (27’). Poi, ecco il clamoroso ritorno degli inglesi, che la ribaltano con Tielemans (34’), McGinn (55’) e Konsa (57’). Nei minuti finali, solo uno strepitoso Donnarumma tiene a galla il Psg. In semifinale, i parigini affronteranno la vincente dell’altro quarto tra Arsenal e Real Madrid. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!