Collins, promessa mantenuta: “In vacanza con i vostri soldi”. E posta foto per gli haters. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) –
Danielle Collins sa come far parlare di sé. La tennista americana, attuale numero 12 del ranking, aveva fatto discutere nell’ultima edizione degli Australian Open per i fischi subiti dal pubblico di casa durante il match contro l’australiana Destanee Aiava. La statunitense non aveva preso benissimo l’atteggiamento del pubblico, rispondendo con il classico gesto della mano all’orecchio e mandando baci verso le tribune. Poi, a fine partita, la replica con una promessa: “Pensavo, se sono qui tanto vale che provi a prendere quel grosso, grasso stipendio. Quindi una parte di questo assegno verrà a destinata a una bella vacanza a cinque stelle. Come piace a noi…”. 

 

Detto, fatto. La numero 12 del mondo è partita per un soggiorno extralusso alle Bahamas, mostrando al mondo i suoi giorni di relax. Tra foto, reel e completo divertimento in spiaggia. Non male per consolarsi dall’eliminazione al terzo turno (contro la vincitrice Madison Keys) del primo Slam stagionale. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!