Conference League, Fiorentina-Panathinaikos 3-1: tris viola e quarti di finale. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – La Fiorentina di Palladino cala il tris al Franchi battendo 3-1 il Panathinaikos, nella gara di ritorno degli ottavi di finale, grazie ai gol di Mandragora, Gudmundsson e Kean, dopo il ko per 3-2 dell’andata in Grecia, e stacca il biglietto per i quarti di finale di Conference League dove incontrerà gli sloveni del Celje che ha eliminato il Lugano ai rigori.  

Primo tempo dominato dai Viola. All’11’ Gudmundsson ci prova da posizione defilata, palla messa in angolo da Dragowski. Un minuto dopo la Viola passa grazie al mancino potente dal limite di Mandragora che infila Dragowski per l’1-0. Al 17′ palla geniale di Fagioli ancora per Mandragora che di destro impegna Dragowski che mette in angolo. Al 24′ la Fiorentina raddoppia grazie a Guðmundsson che va via, entra in area e conclude in porta con la deviazione di Arao quanto basta per beffare Dragowski sul primo palo per il 2-0. La squadra di Palladino continua a pressare e al 25′ Kean prova un doppio dribbling e poi conclusione ma Dragoswki in tuffo blocca. I greci si fanno vedere al 41′ con Tetè con una conclusione a giro che esce di poco. Poi al 45′ Kean sfiora il tris ma la conclusione in diagonale da ottima posizione è ancora parata da Dragowski. 

Panathinaikos pericoloso ad inizio ripresa. Al 48′ Ounhai conclude dal limite mandando la palla alta sopra la traversa. La Fiorentina arretra, la squadra appare un po’ stanca e al 58′ Ioannidis si rende pericoloso in area ma Comuzzo lo chiude in extremis. Ancora Ioannidis al 66′, salta secco Comuzzo in area ma non calcia, scaricando per Tetè che ci prova di potenza ma trova il muro di Ranieri. La viola si salva e prova a reagire ma il Pana al 73′ va ancora vicino al gol ma Gosens anticipa da due passi Vagiannidis.  

Al 75′ però i padroni di casa calano il tris con un lampo di Kean che controlla bene al limite e, al momento di entrare in are, fredda il portiere dei greci in uscita con un ottimo tocco per il 3-0. La gara sembra ormai chiuso con i viola avanti di due gol nel computo totale, ma i greci provano l’assalto finale e all’81’ accorciano le distanze: Ounahi entra in area e viene abbattuto ingenuamente da Fagioli, è calcio di rigore. Dal dischetto Ioannidis non sbaglia e fa 3-1. Finale incandescente con 7′ di recupero e Fiorentina che si difende con i denti e riparte in contropiede al 93′ costringendo al fallo Mladenović. Secondo giallo al terzino che trattiene Pongracic ed è rosso. Panathinaikos in dieci e senza più tempo. Ai quarti va la Fiorentina.  

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!