Conte: a Roma al ballottaggio, voterò Gualtieri

Conte ballottaggio Roma

Il Leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, intervenuto ieri sera ospite alla trasmissione de La 7 “Di Martedì” ha annunciato che il suo voto al ballottaggio per l’elezione del sindaco di Roma andrà a Gualtieri.

Conte ha detto di conoscere il valore dell’ex ministro, e che, Enrico Michetti non gli ispira alcuna affidabilità per Roma, sia per quanto visto che per le forze politiche che sostengono la sua candidatura. Ha sottolineato che con ciò non sta dando indicazioni al M5S e che gli elettori sono liberi.

Il presidente del Movimento ha poi parlato di Virginia Raggi, smentendo categoricamente che sia schierata con Michetti. Anzi ha ribadito che la ex sindaca capitolina sarà all’opposizione al governo della città.

Forza Nuova va sciolta?

Giuseppe Conte ha risposto alla domanda se Forza Nuova debba essere sciolta. Ha detto che  il M5S è in prima linea in una posizione chiara per lo scioglimento e che il governo sta lavorando a questo. Ha aggiunto che non si possono ignorare i gruppi di ispirazione fascista e neofascista che per la loro azione politica adottano la violenza. Sull’attacco alla sede della Cgil l’ex premier ha parlato di attacco alla democrazia della capitale. Ha poi auspicato che sabato prossimo Salvini, Meloni, e Italia Viva sfileranno insieme a loro.

FdI fuori dall’Arco Costituzionale?

In trasmissione si è parlato della dichiarazione del vicesegretario Pd, Provenzano, che afferma che FdI si è messo fuori dall’Arco Costituzionale. Conte sostiene che non è assolutamente così perché il partito della Meloni partecipa alla dialettica politica ed è una Forza rappresentata in Parlamento. E’ quindi sicuramente all’interno dell’Arco Costituzionale, ha ribadito.
Continuando a parlare di FdI, il leader pentastellato ha ammonito Meloni dicendole di fare attenzione a strizzare l’occhio a questi gruppi. Queste formazioni sono comunque condannate, non soltanto per la violenza, ma proprio per gli atteggiamenti ambigui che accrescono il malessere nel Paese, ha concluso.

 

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!