Corea del Nord, in costruzione nave da guerra più grande di sempre. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – La Corea del Nord starebbe costruendo la sua nave da guerra più grande di sempre. Lo rivelano nuove immagini satellitari analizzate dalla Cnn, che mostrano un’imbarcazione in fase avanzata di assemblaggio nel cantiere navale di Nampo, sulla costa occidentale del Paese, a circa 60 chilometri da Pyongyang. Secondo gli analisti, si tratterebbe di una fregata missilistica lunga circa 140 metri, più del doppio delle attuali unità in servizio nella flotta nordcoreana. 

Il progetto non rappresenta una sorpresa per gli osservatori internazionali. Il regime di Kim Jong-un è impegnato da anni in una rapida modernizzazione delle sue forze armate, sviluppando nuovi sistemi d’arma e testando missili balistici intercontinentali nonostante le sanzioni imposte dalle Nazioni Unite. Secondo alcuni analisti citati dalla Cnn, i legami sempre più stretti con la Russia, rafforzatisi dopo l’inizio della guerra in Ucraina, potrebbero aver aiutato Pyongyang ad aggirare parte di queste restrizioni. 

La nave, simile per dimensioni alle fregate Constellation della marina statunitense, sembrerebbe progettata per ospitare lanciatori verticali di missili e radar a scansione elettronica attiva, tecnologie finora mai viste nella marina nordcoreana. Tuttavia, gli esperti invitano alla cautela: costruire lo scafo è solo il primo passo, ma l’integrazione di sistemi di comunicazione, sensori, armamenti e propulsione rappresenta una sfida tecnologica complessa. 

Secondo Carl Schuster, ex capitano della marina americana, ci vorrà almeno un altro anno prima che la fregata nordcoreana sia pronta per le prove in mare. Attualmente mancano ancora sovrastrutture fondamentali e diversi sistemi elettronici e d’arma. Oltre alle difficoltà tecniche, rimane anche l’incognita delle risorse: “Gestire una nave di queste dimensioni comporta costi elevati, dal personale al carburante, e una singola nave da guerra non può operare da sola”, ha sottolineato il deputato sudcoreano Kim Byung-kee.  

Nonostante la marina sudcoreana conti circa 400 unità di pattugliamento e 70 sottomarini, la maggior parte delle imbarcazioni è obsoleta e destinata a semplici compiti costieri in caso di conflitto. Tuttavia, il leader nordcoreano sembra determinato a cambiare rotta: sono emersi nuovi cantieri a Sinpo e Chongjin, dove sarebbero in fase di costruzione un sottomarino a propulsione nucleare e un’altra fregata o cacciatorpediniere.  

Il progetto della nuova nave era apparso anche in un video diffuso dalla televisione di Stato nordcoreana alla fine del 2023, durante una sessione plenaria del Partito dei Lavoratori. Kim Jong-un era stato inquadrato mentre ispezionava personalmente i lavori. Un segnale, secondo gli analisti, della rilevanza strategica attribuita dal regime a questa nuova piattaforma navale.  

internazionale/esteri

​ 

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!