Corea del Nord, no alle Olimpiadi per il rischio Covid

Alle prossime Olimpiadi in programma a Tokio dal prossimo 23 luglio e fino all’8 agosto 2021, non ci saranno gli atleti NordCoreani. E’ questo quanto riporta la Kcna, la nota agenzia di stampa del Paese.

La Kena scrive che il Comitato olimpico di Pyongyang, in una riunione del 25 marzo scorso, avrebbe deciso di non far partecipare i propri atleti.

La motivazione è naturalmente al fine di “proteggere i nostri atleti dalla crisi sanitaria globale”. Infatti il Paese ha sempre sostenuto che fin dall’inizio della pandemia, non ha mai registrato nessun caso di contagio de Covid, nella popolazione.

Quali che siano i controlli sanitari della Nord-Corea e stando alle dichiarazioni governative e sanitarie, la situazione dei contagi non avrebbe interessato il Paese. Non esistono naturalmente elementi che possano comprovare o smentire quanto riporta il governo di Pyongyang. Alla luce di queste affermazioni, appare quindi logica la posizione NordCoreana, che così facendo eviterebbe che col ritorno in patria degli atleti possa innescarsi anche nel Paese un eventuale dilagare del contagio.

Tratto dall’articolo pubblicato dall’autore in informareh24.it

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!

Corea del Nord, no alle Olimpiadi per il rischio Covid

Non ci saranno gli atleti NordCoreani alle prossime Olimpiadi in programma a Tokio dal prossimo 23 luglio e fino all’8 agosto 2021. Lo riporta la Kcna, la nota agenzia di stampa del Paese.

Scrive la Kena che il Comitato olimpico di Pyongyang, nella riunione del 25 marzo scorso, avrebbe deciso per la non partecipazione dei propri atleti.

La ragioni sono naturalmente, avrebbero spiegato, “per proteggere i nostri atleti dalla crisi sanitaria globale”. Il Paese avrebbe infatti sempre sostenuto che, dall’inizio della pandemia, non ha mai registrato nessun caso di contagio de Covid, nella popolazione.

Quali che siano i controlli sanitari, e soprattutto in base alle dichiarazioni del governo e della sanità della Corea del nord, la situazione dei contagi non avrebbe interessato il Paese. Non ci sono naturalmente elementi che possano comprovare o smentire quanto riporta il governo di Pyongyang. Alla luce di queste affermazioni, parrebbe quindi logica la posizione NordCoreana, che eviterebbe, col ritorno in patria degli atleti, la possibilità di un eventuale dilagare del contagio nel Paese.