Cosa guidano Hamilton e Leclerc fuori dalla pista? Le supercar e una… 500. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Lewis Hamilton e Charles Leclerc si preparano a debuttare nel Mondiale di Formula 1. L’appuntamento è fissato per domenica 16 marzo, quando i due piloti Ferrari correranno in Australia per il primo Gran Premio della nuova stagione. I due debutteranno a bordo della SF-25, la nuova vettura della Rossa, ma quali sono le macchine che Hamilton e Leclerc guidano fuori dalla pista?
 

 

Hamilton non ha mai nascosto di apprezzare da tempo il marchio Ferrari, tanto da aver acquistato una SF90 Stradale, supercar dell’azienda di Maranello, dotata di motore ibrido da mille cavalli. Lewis possiede nel suo garage altre due Ferrari, una coupé e una cabrio, una delle prime a utilizzare un motore ibrido che può arrivare fino a 800 cavalli e 350 chilometri orari di velocità di punta. Non solo Ferrari però per Lewis. 

Il 7 volte campione del mondo possiede infatti anche una McLaren P1, una coupé da 916 cavalli. Questa però non è l’unica macchina della sua ex scuderia: Ron Dennis, il team manager che lanciò Hamilton nel circuito e con cui vinse il suo primo titolo mondiale, gli regalò una McLaren F1. Lewis inoltre è un vero collezionista d’auto e tra i suoi fiori all’occhiello c’è una Shelby Cobra 427, con motore Ford e una potenza di 425 cavalli. 

 

La Ferrari è anche il marchio preferito di Leclerc. Charles nel corso degli anni ha acquistato diverse macchine del Cavallino tra cui una Purosangue grigio, una 812 Competizione Aperta, una SF90 XX e una 488 Pista. L’ultima arrivata è una Daytona SP3 di edizione limitata, visto che ne sono state prodotte soltanto 599, che ha una potenza complessiva di 840 cavalli e una velocità di punta di 340 chilometri orari. 

Inoltre Charles ha comprato anche una coupé, rigorosamente Ferrari, e in particolare una Ferrari Roma nera. Il modello è in commercio dal 2019 e mantiene una velocità di 620 cavalli. Leclerc ha un animo romantico e nostalgico. Il monegasco nel suo garage, un po’ a sorpresa, possiede anche una Fiat 500 ereditata dal padre. Questa in particolare, prodotta nel 1969, è stata la prima automobile che ha guidato. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!