Covid-19. No a sesso e baci sul set. Ecco le regole di Hollywood

L’emergenza Coronavirus e tutte le sue implicazioni sulla sicurezza, la distanza sociale e le protezioni, fanno cambiare le regole sui set cinematografici e anche le trame dei film, ne risentono…
No, quindi, a scene d’amore, niente abbracci e baci, ma nemmeno scazzottate e risse o azioni di lotta.

Per quanto riguarda il nostro Paese, il Lazio ha già dato una serie di indicazioni di massima: gli attori dovranno sottoporsi a test prima delle riprese, indosseranno le mascherine appena finito di girare le scene, e sui luoghi dove si gira, la presenza di un medico dovrà sempre essere garantita.

I ministeri della Salute, in Thailandia, Cipro e Grecia, hanno stilato le regole di quello che è consentito fare e di ciò che è vietato.

In Thailandia è vietato girare scene con contatti o distanze ravvicinate fra gli attori. Le linee guida impongono che i set siano ventilati e che non vi siano più di 50 persone presenti per volta. Per le scene di intimità si ricorrerà agli effetti speciali.
Chi “lavora dietro alle telecamere” è obbligato a indossare la mascherina. Obbligatorio anche lo screening completo per i sintomi del Covid-19 e il distanziamento di almeno due metri. Infine i dati personali delle troupe verranno registrati nel caso si rendesse necessario il tracciamento.

Il Ministero della Salute a Cipro ha emesso un protocollo di misure di salute e sicurezza per le produzioni cinematografiche, televisive e pubblicitarie. Il testo indica espressamente di evitare scene in cui l’attore tocchi il viso di un altro attore, oppure quelle che comportano il contatto diretto tra attori. Quindi niente scene d’amore o baci.
Le produzioni dovranno prevedere la presenza di uno specialista in sicurezza e salute. Resteranno aperte porte e finestre, e si provvederà, più volte al giorno, a sanificare tutto. Rilevamento della temperatura a tutti prima di accedere al set e uso di gel disinfettante, mascherine e guanti quando non si è in scena.
Nei casi in cui il copione richieda un contatto fisico tra gli attori, questi “dovranno disinfettarsi le mani prima e dopo le riprese”.
Pasti e spuntini dovranno essere distribuiti in porzioni singole sigillate. Ognuno dovrà portarsi da casa un thermos e una bottiglia d’acqua con il suo nome scritto sopra. Quanto al trucco e parrucco ognuno porterà i propri prodotti individuali.

Direttive simili sono state emesse anche dal Ministero della Cultura greco. In questo caso però ci si limita a suggerire agli attori di non toccarsi in viso, senza specificare nulla su baci e scene erotiche.

In Corea del Sud non c’è stato alcuno stop alle produzioni in attesa delle nuove disposizioni a Hollywood. Ad esempio, racconta Ted Sarandos, il capo dei contenuti di Netflix, la piattaforma sta girando in Corea del Sud, in Islanda e in Svezia, dove non si fanno test, ma cast e troupe si mettono in autoquarantena per settimane prima dell’inizio delle riprese.
In Corea del Sud “sei immediatamente testato” ha aggiunto Sarandos, spiegando poi che per esempio in Islanda, gli attori e gli assistenti alla produzione arrivano ai set, su macchine separate.

Il governatore della California, Gavin Newson, ha annunciato che lunedi saranno rese note le linee guida per la ripresa delle produzioni di film, serie tv e anche per il settore della pubblicità. E’ tuttavia già trapelato che lunedi non saranno queste linee guida a dar il via libera alla ripresa ovunque.
Il governatore Newson ha anticipato, che delle 58 contee della California, sono 53 quelle in condizione idonee ai criteri indicati per la riapertura. Tra queste non figura la contea di Los Angeles, la più vasta e densamente popolata. “Nonostante alcuni segnali positivi, Los Angeles è di alcune settimane indietro rispetto al resto dello stato”. A tutt’oggi è infatti l’epicentro della pandemia sia in numero di vittime che per i casi di contagio.

Per far ripartire Hollywood una volta sanificato tutto ci si avvarrà di un robot: lo Xenex Light Strike Germ-Zapping Robot. Progettato in Texas, in grado di disinfettare gli ambienti grazie all’emissione di una luce ultravioletta, con un intervento della durata di circa 5 minuti. Al momento non è precisato quanti robot saranno necessari, ma l’affitto mensile di una unità robotizzata è di 125.000 dollari.

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!