Covid Veneto, oggi 1.901 nuovi contagi e 84 morti: bollettino. Adnkronos – ultimora

Sono 1.901 i nuovi contagi da coronavirus in Veneto secondo il bollettino di oggi, 16 marzo. Registrati inoltre altri 84 morti. 52.262 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, con un numero di nuovi positivi pari al 3,64%. 10.200 il totale dei decessi nella regione da inizio pandemia. +131 i nuovi ricoveri, che portano il totale a 1.745. 

A illustrare i dati della regione, il presidente del Veneto Luca Zaia oggi nel corso del punto stampa. “Il trend di crescita dei contagi è evidente e lo si vede anche dal numero dei nuovi ricoveri. Non siamo ancora nella fase di dover ridurre l’attività programmata in ospedale ma riattiviamo i 10 Covid Hospital in Veneto anche perché le previsioni sono di almeno altre due settimane di tensione”, ha detto Zaia spiegando che “nei Covid Hosptal vengono mantenute le attività essenziali, ma ridurremo nel tempo anche attività ospedaliere”. 

cronaca

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!