Danimarca ribadisce: “Groenlandia è nostra, non è in vendita”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – “Siamo stati molto chiari da parte del Regno di Danimarca, con il grande sostegno dei partner europei e dell’Unione Europea, sul fatto che tutti devono rispettare la sovranità di tutti gli stati nazionali nel mondo. La Groenlandia oggi fa parte del Regno di Danimarca, è parte del nostro territorio e non è in vendita”. Lo sottolinea la prima ministra della Danimarca Mette Frederiksen, a Bruxelles a margine del Consiglio Europeo informale al Palais d’Egmont, dopo le ripetute dichiarazioni del presidente Usa Donald Trump e le mire americane sull’immensa isola ghiacciata del Nord Atlantico. 

“Il presidente della Groenlandia – continua Frederiksen – è stato molto chiaro sul fatto che non sono in vendita. Sono totalmente d’accordo con gli americani sul fatto che l’estremo nord sta diventando sempre più importante, se parliamo di difesa, sicurezza e deterrenza. E’ possibile trovare un modo per garantire una presenza più forte in Groenlandia” degli Usa. “Loro sono già lì e possono avere più possibilità. Non credo che dovremmo farci prendere dal panico – prosegue – ma abbiamo fretta, da tre anni. Ora dobbiamo davvero accelerare perché la Russia e Vladimir Putin non stanno minacciando solo l’Ucraina, ma tutti noi”.  

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!