Dazi, presidente Messico: “Trump li ha sospesi per un mese”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) –
La presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha annunciato che Donald Trump ha accettato di sospendere per un mese i dazi del 25% che sarebbero dovuti scattare alla mezzanotte di oggi tra il 3 e il 4 febbraio. La leader messicana ha spiegato di aver avuto “un colloquio positivo” con il presidente americano che ha permesso ai due Paesi di fare passi aventi verso accordi non solo in materia commerciale ma anche di sicurezza.  

Lo stop ai dazi scatta perché il Messico si è impegnato a rafforzare immediatamente la difesa del confine con gli Stati Uniti con altri 10mila militari della Guardia Nazionale, ha detto la presidente. Da parte loro, gli Stati Uniti si impegnano a lavorare per impedire l’ingresso illegale in Messico di armi ad alta potenza, ha aggiunto Sheinbaum. 

Trump ha sempre accusato il Messico di non ostacolare gli ingressi di migranti illegali negli Stati Uniti attraverso il confine e di non arginare i trafficanti che trasportano fentanyl nel territorio statunitense. Dall’insediamento di Trump, la nuova amministrazione americana ha disposto l’invio di migliaia di uomini al confine. 

 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!