Disordini al derby Lazio-Roma con 24 poliziotti feriti: arrestati sei tifosi. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – La polizia ha arrestato tre ultras della Lazio e tre della Roma che hanno partecipato ai violenti scontri avvenuti nelle ore precedenti all’inizio del derby capitolino, disputatosi domenica 13 aprile alle 20.45. Sono al vaglio della digos di Roma le posizioni di numerosi tifosi, anche stranieri, in via di identificazione. 

 Ventiquattro poliziotti feriti, diversi esercizi commerciali con vetrine infrante, numerosi veicoli sia privati che di servizio danneggiati: questo il primo bilancio dei gravissimi episodi di guerriglia urbana registrati nell’area di Ponte Milvio e Cardinal Consalvi.  

Le violenze sono iniziate alle ore 17.30, quando un gruppo di 500 ultras della Roma, da piazza Mancini, ha cercato di raggiungere Ponte Milvio dove si erano ritrovati i tifosi laziali, attaccando alcuni contingenti delle Forze di Polizia posti a sbarramento della strada. In quei frangenti circa 1000 ultrà della Lazio, che a loro volta si stavano muovendo verso lo stadio Olimpico, richiamati dal movimento dei romanisti, hanno fatto marcia indietro e cercato lo scontro con i tifosi giallorossi, senza riuscirvi solo grazie all’intervento dei reparti di Polizia che hanno messo in atto alcune cariche di alleggerimento.Gli scontri a Ponte Milvio si sono protratti per diversi minuti durante i quali, la Polizia, per disperdere i facinorosi, ha dovuto far ricorso anche al lancio di lacrimogeni e all’uso dell’idrante. 

Le indagini, avviate dagli agenti della Digos della Questura di Roma subito dopo la fine degli scontri, anche mediante la visione del materiale video girato dalla Polizia Scientifica e scaricato da emittenti televisive e dai social, hanno permesso di individuare, tra i partecipanti alle violenze, e trarre in arresto in flagranza differita sei tifosi, tre della Roma e tre della Lazio, tutti volti noti, appartenenti ai gruppi oltranzisti “Roma Violenta”,”Quadraro”, “Insurrezione” e “Ultras Lazio”, uno di questi ultimi già gravato dal provvedimento del Daspo e un altro appartenente alla compagine di estrema destra “Casapound”. I sei, tutti sottoposti a perquisizione domiciliare, sono stati ripresi nello svolgimento di condotte attive pericolose e lesive della incolumità altrui, con violenza sulle persone e sulle cose, in concorso fra loro. 

 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!