Draper e il ritorno di Sinner: “L’ho visto rilassato, ma non so cosa aspettarmi”. Adnkronos – ultimora

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Jack Draper racconta Jannik Sinner. Il tennista inglese, che ha battuto oggi, venerdì 9 maggio, Luciano Darderi nel secondo turno degli Internazionali d’Italia 2025, ha parlato del ritorno dell’azzurro, che domani scenderà in campo a Roma contro Navone dopo i tre mesi di squalifica per il caso Clostebol: “Lui è molto rilassato. Quando ci siamo allenati insieme a Montecarlo il primo giorno ero avanti rispetto a lui, specialmente durante la partitella, ma quelli erano i primi punti che giocava da quando era tornato. Poi ha cominciato a giocare veramente bene, nei giorni seguenti, e si è adattato velocemente, tornando al suo livello”. 

Difficile però fare un pronostico: “Non so cosa aspettarmi da lui in questa settimana, conoscendolo giocherà molto bene. Sta lavorando tanto in palestra e penso che si senta bene, rilassato, così mi è sembrato dal tempo che ho trascorso con lui”, ha detto Draper, “il tennis è uno sport brutale, ogni settimana le cose cambiano, e tutto quello che ha dovuto affrontare non è stato facile. Ma ha giocato tante partite e magari del tempo libero può avergli fatto bene per tornare al suo livello”. 

A dare una mano al numero uno del mondo ci sarà il tifo del Centrale: “Penso sia meglio per lui tornare a giocare qui, in casa sua, dove c’è molto tifo ed energia. Sicuramente c’è anche molta pressione, come lo sarà per me quando giocherò in Inghilterra, ma anche io avrò molto tifo e supporto e questo mi darà energia e motivazione per giocare il mio miglior tennis”. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!