Entro fine luglio in Calabria arrivano altri 70 medici cubani

altri 70 medici cubani arriveranno in Calabria entro fine luglio 2024

Dagli ultimi dati AMSI – Associazione medici di origine straniera in Italia, nel nostro Paese sarebbero 28 mila quelli in servizio, e di questi, ben 24mila provengono da Paesi extra Unione Europea. Lavorano soprattutto nel Lazio, in Lombardia, in Veneto e in Emilia-Romagna. Entro fine luglio 2024 in Calabria arriveranno altri 70 medici cubani. Dottori e dottoresse che si aggiungeranno ai 274 già in servizio negli ospedali e nelle aziende sanitarie di Cosenza, Vibo Valentia, Crotone e Reggio Calabria.

altri 70 medici cubani arriveranno in Calabria entro fine luglio 2024L’ingresso in Italia dei medici cubani è possibile grazie alla possibilità di accordi tra Stato e Regioni con altri Paesi finalizzati a missioni sanitarie in Italia. Cuba ha maturato grande esperienza in questo tipo di missioni, già dagli anni ’60, spesso in Paesi in via di sviluppo. La Sanità cubana è considerata di alto livello e il personale risulta molto preparato. Secondo le stime, nel periodo della pandemia, l’affitto dei medici ha portato a Cuba un gettito di circa 6 miliardi di dollari.

L’accordo della regione

Il contingente in arrivo è il secondo previsto dall’accordo tra Regione Calabria e la società partecipata dal governo di Cuba Comercializadora de servicios médicos cubanos. Lo scopo è portare in Italia 497 medici. L’ultimo gruppo arriverà nei prossimi mesi. Secondo l’accordo, i medici resteranno fino al 2025 per aiutare il Servizio Sanitario Locale, che versa da vent’anni in una condizione più che critica. Negli ambulatori e negli ospedali calabresi c’è carenza di medici e infermieri. Nei pronto soccorso l’assistenza è in deficit di personale e questo ha portato alla chiusura o al depotenziamento di moltissimi presidi sanitari. Compresi i consultori.

La migrazione dei pazienti

Nell’ultimo ventennio i debiti si sono accumulati fino ad arrivare a 3 miliardi di euro. La disponibilità dei posti letto è scesa del 60%. Migliaia di pazienti e malati sono costretti ogni anno a rivolgersi ad altre Regioni per le cure. 17 anni fa scattò il commissariamento del Servizio Sanitario Regionale, ma non è servito a sanare la situazione. Dalle molte inchieste giudiziarie è emerso che la criminalità organizzata sfrutta incarichi e appalti per fare affari, e questo elemento rende più difficile ogni intervento di cambiamento.

Presunte condizioni vessatorie

L’intesa tra la Regione Calabria e Cuba inizialmente venne criticata da organizzazioni non governative che contestavano le modalità di pagamento e le condizioni dei medici. Le accuse erano rivolte al governo cubano sul fatto che ai medici arrivavano circa 1.200 euro mensili a fronte degli oltre 4.000 che la Regione Calabria versava alla società Comercializadora de servicios médicos cubanos. Le organizzazioni contestavano anche che i medici fossero obbligati a prendere parte a queste missioni all’estero, arrivando a definirle “lavoro forzato”, “schiavitù” e l’accordo indicato come una “tratta di esseri umani”.

La risposta dei medici

Sono stati diversi i medici cubani in servizio in Calabria che hanno smentito queste accuse. Tuttavia i termini contrattuali sono evidenti: 40 ore settimanali (173 mensili), con una retribuzione oraria di quasi 7 euro. Alla Regione ogni medico costa 56.400 euro l’anno (spese di alloggio e viaggio escluse), circa il 40% in meno rispetto a un medico assunto con contratto a tempo indeterminato.

Roberto Occhiuto, governatore della Calabria, che è anche commissario della Sanità regionale, ha definito il progetto “un grande successo”. Ha precisato poi che colleghi e pazienti “sono felici per il lavoro che stanno svolgendo i medici cubani, per lo spirito di servizio e per l’empatia dimostrata nello svolgere le loro mansioni”.

Chiarezza dalla Regione

La Regione, evidentemente per mettersi al riparo da qualsiasi attacco, ha inserito nel contratto una dichiarazione di disponibilità di accettazione dell’incarico professionale. Questa dichiarazione viene firmata da ogni medico. L’obiettivo è la garanzia di “libera volontà di partecipazione al programma”, e la reale conoscenza del trattamento economico di cui il medico andrà a fruire.

Foto tratta da fotogramma di video Youtube

Foto interna: Pagina LinkedIn: Comercializadora de Servicios Médicos Cubanos, S.A.

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!