Escalation tensione Russia-Ukraina per un’area chiusa nel Mar Nero

La Russia chiude un’area per 6 mesi nel Mar Nero. Sarà inibita a navi da guerra e navi straniere. Nessuna imbarcazione potrà navigare in quelle acque. Sarà invece permesso il passaggio dei cargo.

La chiusura per sei mesi, fino a ottobre, di alcune aree del Mar Nero dove si svolgeranno manovre militari, è stata annunciata da Mosca.
Questo viene giudicato un ulteriore atto provocatorio. Nell’est dell’Ukraina sale la tensione.
Il ministero della Difesa di Mosca ha precisato che il traffico navale attraverso gli stretti di Kerch, al largo della Crimea, non è interessato alla chiusura della navigazione.

La restrizione alla navigazione scatterà da sabato 24 aprile. L’area del Mar Nero è quella al largo della penisola annessa da Mosca per poter permettere esercitazioni navali.

Una annessione che la comunità internazionale ha giudicato “illegale”.
Mosca invece sostiene che le zone interessate facciano parte delle acque territoriali del territorio russo. Una rivendicazione che comunque è contestata a livello internazionale.

Articolo pubblicato dall’autore in informareh24.it

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!

Escalation tensione Russia-Ukraina per un’area chiusa nel Mar Nero

La Russia chiude un’area per 6 mesi nel Mar Nero. Sarà inibita a navi da guerra e navi straniere. Nessuna imbarcazione potrà navigare in quelle acque. Sarà invece permesso il passaggio dei cargo.

La chiusura per sei mesi, fino a ottobre, di alcune aree del Mar Nero dove si svolgeranno manovre militari, è stata annunciata da Mosca.
Questo viene giudicato un ulteriore atto provocatorio. Nell’est dell’Ukraina sale la tensione.
Il ministero della Difesa di Mosca ha precisato che il traffico navale attraverso gli stretti di Kerch, al largo della Crimea, non è interessato alla chiusura della navigazione.

La restrizione alla navigazione scatterà da sabato 24 aprile. L’area del Mar Nero è quella al largo della penisola annessa da Mosca per poter permettere esercitazioni navali.

Una annessione che la comunità internazionale ha giudicato “illegale”.
Mosca invece sostiene che le zone interessate facciano parte delle acque territoriali del territorio russo. Una rivendicazione che comunque è contestata a livello internazionale.