Fisco, Albano (EY): “Riforma tributaria imponente e ambiziosa”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – “La riforma tributaria è imponente e molto ambiziosa, ma ha dovuto far conto con un obiettivo sfidante: essere una riforma a saldi zero. È intervenuta sui principi del sistema, più che su specifiche fattispecie. Alcuni degli interventi più significativi sono quelli tra il rapporto fisco e contribuente, il contenzioso tributario, l’intervento sullo statuto dei diritti del contribuente e le sanzioni tributarie. Sono tutti interventi a costo zero, che hanno innovato profondamente il nostro sistema”. Sono le parole di Giacomo Albano, partner business tax services, EY studio legale tributario, in occasione dell’evento ‘Ey Tax Update 2025 – Riforma fiscale: sfide e opportunità per le imprese’.  

Durante i lavori si è discusso dei cambiamenti nel rapporto tra fisco e contribuente, della riforma iva, della riforma doganale e delle implicazioni fiscali delle operazioni straordinarie. Sono stati inoltre presi in analisi i recenti trend delle verifiche fiscali a livello domestico e internazionale. 

Albano, poi, illustra possibili vincoli di bilancio che potrebbero creare delle criticità: “Ci sono stati e ci sono tuttora e hanno limitato fortemente l’intervento del legislatore sugli aspetti più sostanziali della riforma, più di impatto sul gettito. La riforma Ires è stata limitata negli effetti e un modulo sull’Irap, molto atteso dalle imprese, probabilmente non vedrà seguito”, continua. Infine, Albano conclude parlando dei possibili provvedimenti o decreti correttivi che saranno attuati nei prossimi mesi: “C’è molta attesa sul decreto attuativo dell’Iva, parte importante della riforma, che finora è rimasta in secondo piano e che dovrebbe vedere la luce nei prossimi mesi. Poi, ci sono una serie di decreti correttivi. dei decreti già emanati, a partire dalla fiscalità internazionale, il Pillar 2 e la normativa Cfc, ma ci sono anche alcuni aspetti che non verranno attuati, su cui ci si attendeva un intervento del legislatore, che, però, non ci sarà”. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!