Forse in arrivo un nuovo stop alle cartelle esattoriali

Con l’inizio del mese di maggio l’ente riscossore ricomincerà ad inviare cartelle e avvisi di pagamento ai contribuenti. Sarebbe tuttavia allo studio del governo, l’ipotesi di un nuovo rinvio.

Un “barlume” in fondo al tunnel

L’esecutivo starebbe valutando l’opzione del nuovo stop alle cartelle. Sarà eventualmente un decreto destinato a questo scopo, che ne sancirà l’attuazione. L’invio delle cartelle esattoriali è stato prorogato già altre volte. Ora l’ultimo spostamento termina a fine aprile. Con l’inizio del prossimo mese quindi, i contribuenti saranno chiamati ad onorare i pagamenti. Sempre che il governo non deciderà per un nuovo slittamento.

Ma ancora nulla è deciso

Al momento comunque non ci sarebbe alcuna decisione in cantiere, né filtrano indiscrezioni che lascino intravedere le intenzioni del governo. E’ evidente che il protrarsi del periodo di restrizioni dovute all’emergenza pandemica, non ha permesso di “fare cassa” a diverse categorie. Non solo ristoratori e bar ma tutte le partite Iva, sono purtroppo penalizzate da chiusure e inattività operativa.

E’ auspicabile che venga attuata questa ipotesi di ulteriore spostamento in avanti delle cartelle. Non soltanto per una questione meramente economica, ma anche per le implicazioni emotive che ricadrebbero positivamente in chi sta perdendo ogni speranza nel futuro.

Articolo pubblicato dall’autore in InformareH24.it

 

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!

Forse in arrivo un nuovo stop alle cartelle esattoriali

Con l’inizio del mese di maggio l’ente riscossore ricomincerà ad inviare cartelle e avvisi di pagamento ai contribuenti. Sarebbe tuttavia allo studio del governo, l’ipotesi di un nuovo rinvio.

Un “barlume” in fondo al tunnel

L’esecutivo starebbe valutando l’opzione del nuovo stop alle cartelle. Sarà eventualmente un decreto destinato a questo scopo, che ne sancirà l’attuazione. L’invio delle cartelle esattoriali è stato prorogato già altre volte. Ora l’ultimo spostamento termina a fine aprile. Con l’inizio del prossimo mese quindi, i contribuenti saranno chiamati ad onorare i pagamenti. Sempre che il governo non deciderà per un nuovo slittamento.

Ma ancora nulla è deciso

Al momento comunque non ci sarebbe alcuna decisione in cantiere, né filtrano indiscrezioni che lascino intravedere le intenzioni del governo. E’ evidente che il protrarsi del periodo di restrizioni dovute all’emergenza pandemica, non ha permesso di “fare cassa” a diverse categorie. Non solo ristoratori e bar ma tutte le partite Iva, sono purtroppo penalizzate da chiusure e inattività operativa.

E’ auspicabile che venga attuata questa ipotesi di ulteriore spostamento in avanti delle cartelle. Non soltanto per una questione meramente economica, ma anche per le implicazioni emotive che ricadrebbero positivamente in chi sta perdendo ogni speranza nel futuro.