Francesco Facchinetti, la frase che spiazza Alessia Marcuzzi: “Ho fallito tante volte nella vita…”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – “Ho fallito tante volte nella mia vita, come nei rapporti interpersonali”. Così Francesco Facchinetti, ospite a ‘Obbligo o verità’, ha parlato degli errori che ha commesso nel passato e lo ha fatto davanti alla conduttrice Alessia Marcuzzi, sua ex compagna e mamma di sua figlia Mia. 

Francesco Facchinetti e Alessia Marcuzzi sono stati insieme dal 2010 al 2012, una storia breve ma dalla quale è nata la loro figlia primogenita, Mia. Nonostante l’amore sia giunto al capolinea, i rapporti tra i due sono rimasti sereni ed entrambi conservano un bellissimo ricordo della loro storia.  

Ospite nello studio di ‘Obbligo o verità’, alla domanda di Alessia Marcuzzi su quale sia stato il suo più grande fallimento, Facchinetti ha risposto: “Il mio più grande fallimento… ne ho tantissimi: volevo cantare e poi mi sono accorto che non ero in grado di farlo, volevo fare il presentatore e poi mi sono accorto che non potevo farlo, tante volte ho fallito”. 

E indicando la conduttrice ed ex compagna, il figlio di Roby Facchinetti ha continuato: “Anche nei rapporti interpersonali. Quando due persone stanno insieme e hanno una bambina non è che pensano ‘tanto ci lasceremo’. Pensano di stare insieme per tutta la vita, ci credono”. Un discorso che ha spiazzato Alessia Marcuzzi che dopo qualche secondo di silenzio ha aggiunto: “Ci credono… esatto”, rivolgendosi poi agli altri ospiti mettendo fine al dialogo con il suo ex compagno.  

 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!