Gaza, Hamas rifiuta proposta Israele su tregua e ostaggi: “No a disarmo”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Hamas avrebbe respinto la proposta israeliana di un cessate il fuoco di sei settimane a Gaza e di disarmo del gruppo militante islamista. A dirlo alla Bbc è un alto funzionario palestinese a conoscenza dei colloqui, secondo cui il piano non prevedeva alcun impegno a porre fine alla guerra o al ritiro delle truppe israeliane, come richiesto da Hamas in cambio del rilascio della metà degli ostaggi vivi in suo possesso.  

“La proposta israeliana trasmessa al movimento attraverso l’Egitto chiedeva esplicitamente il disarmo di Hamas senza alcun impegno israeliano a porre fine alla guerra o a ritirarsi da Gaza. Hamas ha quindi respinto l’offerta nella sua interezza”, ha spiegato la fonte all’emittente britannica, accusando Israele di prendere tempo allo scopo di recuperare gli ostaggi con il prolungamento la guerra. Si ritiene che a Gaza siano rimasti 59 ostaggi, di cui 24 vivi. 

Intanto il braccio armato di Hamas ha “perso il contatto” con il gruppo che teneva in ostaggio il soldato israelo-americano Edan Alexander, in seguito a un attacco aereo che avrebbe colpito la loro posizione a Gaza. “Annunciamo di aver perso il contatto con il gruppo che teneva il soldato Edan Alexander dopo un attacco diretto contro la loro posizione. Stiamo ancora cercando di metterci in contatto con loro in questo momento”, ha dichiarato Abu Obeida, portavoce delle Brigate Ezzedine Al-Qassam, sul suo canale Telegram. 

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha intanto visitato oggi il nord della Striscia di Gaza. A renderlo noto è il suo ufficio, mentre l’esercito prosegue con attacchi aerei e terrestri sul territorio palestinese. 

“Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha visitato oggi la Striscia di Gaza settentrionale”, si legge in una nota rilasciata dell’ufficio del premier. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!