Genova, donna morta schiacciata da palma: Procura indaga su segnalazioni albero pericolante. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – La Procura di Genova ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, per il momento a carico di ignoti, sulla morte di Francesca Testino, la donna di 57 anni che ieri ha perso la vita per il crollo di una palma in piazza Paolo Da Novi. Il pubblico ministero Fabrizio Givri ha affidato una perizia a un consulente che dovrà verificare le condizioni dell’albero, che secondo alcuni cittadini era pericolante da tempo, come mostrano le immagini di Google Maps. Le indagini si concentrano su eventuali segnalazioni arrivate negli anni per capire come il Comune e Aster abbiano agito in seguito. Aster, l’azienda municipalizzata che si occupa della gestione del verde cittadino, in una nota ha fatto sapere che la palma era attenzionata ma non avrebbe manifestato indice di pericolosità. 

A Genova è stato proclamato il lutto cittadino. “Confermo che stante il grande coinvolgimento emotivo e il cordoglio che la drammatica vicenda ha generato ho deciso che sabato 15 marzo sarà una giornata di lutto cittadino con delle disposizioni che daremo più avanti e che chiaramente porteranno tutte le persone ad unirsi in un momento di raccoglimento di partecipazione di questo terribile dolore”, ha detto il vicesindaco reggente di Genova Pietro Piciocchi. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!