Giornata emofilia, Furfaro (Pd): “Più attenzione istituzioni per donne con Mec”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – “In occasione della XXI Giornata mondiale dell’emofilia è doveroso ribadire la necessità di accendere un faro su una realtà ancora troppo invisibile: quella delle donne affette da malattie emorragiche congenite, spesso sottodiagnosticate e sottotrattate. Il silenzio su queste condizioni rappresenta una forma di disuguaglianza sanitaria che non è più accettabile”. Così il deputato del Pd in Commissione Affari sociali Marco Furfaro, in occasione del convegno promosso da Fedemo, Federazione delle associazioni emofilici, per la Gme 2025 che si celebra in tutto il mondo il 17 aprile. 

“E’ necessario un impegno concreto per promuovere una campagna di sensibilizzazione nazionale che rompa il tabù e restituisca dignità, visibilità e diritti alle tante donne che vivono questa condizione – aggiunge Furfaro – Le istituzioni sanitarie devono fare la loro parte, anche attraverso lo strumento dell’audizione parlamentare specifica, per ascoltare i bisogni di associazioni e pazienti e costruire insieme soluzioni efficaci. Garantire diagnosi tempestive, accesso alle cure e riconoscimento sociale è ciò che tutti noi dobbiamo contribuire a realizzare per una sanità che voglia davvero ritenersi universale e inclusiva”, conclude. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!