Giornata emofilia, Murelli (Lega): “Sostegno a campagna per donne con Mec”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – “In Italia sono oltre 9mila le persone affette da malattie emorragiche congenite e, tra queste, vi sono molte donne spesso escluse della narrazione e dalla diagnosi perché, per molto tempo, considerate solo portatrici sane” della patologia. “Questo ha contribuito purtroppo a una sottovalutazione sistematica dei sintomi femminili, generando ritardi nella diagnosi, mancate cure e un senso di solitudine che non possiamo più tollerare”. Così la senatrice della Lega in Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale Elena Murelli, in un videomessaggio in occasione del convegno ‘Le Mec malattie emorragiche congenite nelle donne: una condizione di rarità e fragilità. Diagnosi e terapie’, promosso da Fedemo, Federazione delle associazioni emofilici, per la XXI Giornata mondiale dell’emofilia che si celebra in tutto il mondo il 17 aprile. 

“Da donna a donna – prosegue Murelli – desidero esprimere il mio pieno appoggio e sostegno alla campagna di sensibilizzazione per le donne affette da malattie emorragiche congenite, una campagna necessaria che chiede giustamente riconoscimento, ascolto e pari dignità per tutte le pazienti. Come rappresentanti delle istituzioni abbiamo il dovere di colmare questo gap di conoscenza e di attenzione. E’ tempo di promuovere percorsi di diagnosi precoce, di formazione del personale medico, di accesso equo alle cure e di presa in carico multidisciplinare. E’ tempo di garantire che ogni paziente, a prescindere dal genere, riceva ascolto e assistenza qualificata”.  

Per questo, conclude Murelli, “lancio un appello, ai miei colleghi parlamentari, alle Regioni, per fare in modo che questa giornata non resti solo simbolica.- Inseriamo le malattie emorragiche congenite nei piani sanitari, nazionali e regionali, con un’ottica di genere. Sosteniamo la ricerca, rafforziamo le reti per i centri di emofilia e promuoviamo iniziative di sensibilizzazione nelle scuole, fra i medici di base e per la cittadinanza”. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!