Goggia e l’infortunio di Brignone: “L’ho sentita, può farcela per le Olimpiadi”. Adnkronos – ultimora

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Sofia Goggia e il messaggio di sostegno per Federica Brignone. La sciatrice azzurra ha parlato della rivale, fresca vincitrice della Coppa del Mondo, infortunatasi gravemente nelle scorse settimane: “Ci siamo sentite subito quel giorno in cui si è fatta male, avevo chiamato il dottore della Federazione che era ai campionati italiani per chiedere informazioni su di lei. Erano insieme all’ospedale di Trento, quindi me l’ha passata. Io poi l’ho anche ribadito in un messaggio che mi piacerebbe poterci essere”, ha raccontato Goggia, durante il media day organizzato a Milano dalla Federazione Italiana Sport Invernali per celebrare i tanti successi conquistati dagli atleti azzurri in stagione. 

La speranza è che Brignone possa recuperare per le Olimpiadi di Milano Cortina 2026: “Con il suo staff Federica avrà fatto delle scelte migliori per un percorso riabilitativo che sarà sicuramente al top”, ha detto Goggia, “a mio parere il suo infortunio è molto grave, però se riuscisse a guarire bene e a mettere gli sci a dicembre avrebbe tutto il tempo per preparare al top le Olimpiadi”. 

Goggia ha parlato proprio di Milano Cortina 2026 e della possibilità di essere portabandiera: “È una decisione che non spetta sicuramente a me, mi avevano chiesto già a Pechino di fare la portabandiera, poi sono riuscita a infortunarmi e a non fare neanche la cerimonia d’apertura. Vedremo, ma chiaramente sarebbe un orgoglio e un grossissimo onore. Ci sono però tanti atleti di tante discipline diverse negli sport invernali che valgono quel titolo. Vedremo cosa sceglieranno serenamente”. 

Milano Cortina, in ogni caso, non sarà il finale della sua carriera: “Dopo le Olimpiadi andrò ancora avanti, sicuramente ancora un anno poi vedremo. Anche perché questa stagione ha dimostrato che più esperti si è e più si colgono le occasioni al momento giusto. C’è un aspetto di longevità anche nel nostro sport che fino agli anni scorsi era impensabile, però le atlete più vecchiette, più longeve, sono state le atlete che non hanno avuto troppi infortuni, come invece io ho fatto durante la mia carriera”, ha detto Goggia. 

“Bisogna stare bene – ha concluso – lavorare bene fisicamente, stare sereni nell’animo, divertirsi ed essere attenti a tutti i dettagli. Vedremo, lo sci è uno sport talmente particolare, abbiamo visto cosa è successo con Federica Brignone. Il giorno prima tutto al top, il giorno dopo capitano gli imprevisti. C’è sempre una componente di rischio altissima”. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!