Governo: stop a tasse e mutui. L’emergenza coronavirus trattata come calamità

Il governo mette in campo misure economiche per i cittadini e pensa ad una sospensione dei pagamenti dalle bollette dell’energia elettrica alle tasse e cartelle. Viene reso più agevole l’accesso al Fondo di garanzia delle Pmi. Inoltre un accordo con l’Abi per mettere in “attesa” anche i pagamenti dei mutui, ossia delle rate.

Con un nuovo decreto legge, il governo tratterà alla stessa stregua delle calamità naturali, il Coronavirus. Saranno adottate le medesime misure che si applicano in caso di terremoti e alluvioni. I tempi per il rilascio del decreto, saranno rapidi.
 Allo scopo di coordinare gli interventi a tutela dei lavoratori, il ministero del Lavoro ha convocato sindacati e aziende.

Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, da Riad, resta in stretto contatto col premier Giuseppe Conte, per concertare con urgenza il nuovo provvedimento che affiancherà il primo decreto sul Coronavirus. Quello che ha disposto l’isolamento delle “zone rosse” di Lombardia e Veneto, fulcro di focolai del virus.

Da quanto è già trapelato sulle intenzioni del governo, i pagamenti interessati alla sospensione sarebbero quelli relativi sia ai tributi erariali che a quelli locali, sarebbe inoltre incluso nella sospensione, il versamento dei contributi previdenziali.
Dal ministero dell’Economia arriva anche l’obiettivo di includere nel decreto, facilitazioni per l’accesso al fondo garanzia (naturalmente per le imprese coinvolte nell’emergenza).
Si sta pensando intanto ad altri interventi, ad esempio a contribuiti per la ripresa delle attività una volta accertati i danni.

L’Abi (Associazione bancaria italiana) ha reso noto che in queste ore sono già avviati contatti con l’associazione delle banche per un accordo sulla sospensione dei mutui. Anche questo provvedimento riguarda naturalmente le zone interessate.

 

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!