Il capitano “Ultimo” sarà assessore all’Ambiente

Il capitano “Ultimo”, al secolo: Sergio De Caprio, sarà il futuro assessore all’Ambiente della regione Calabria.


L’annuncio è stato dato dalla neo-eletta governatrice della Regione, Jole Santelli, a Montecitorio.

La Santelli (centrodestra) è stata nominata Presidente della Calabria in seguito alle elezioni regionali dello scorso 26 gennaio.

Una scelta ad effetto quella di De Caprio che, va ricordato, aveva catturato Totò Riina (il boss dei boss) nel 1993, in seguito ad una latitanza che era iniziata negli anni ’60.
Promosso al grado di colonnello, guidò il nucleo di tutela ambientale di Roma. Ultimamente il “capitano Ultimo” è tornato, suo malgrado, all’attenzione dei media a causa della revoca della scorta. De Caprio si è visto respingere la richiesta di riassegnazione della protezione per ben due volte, prima al TAR e poi al Consiglio di Stato.

Un’operazione evidentemente tesa a dar nuovo lustro alla Giunta, dopo l’estromissione “dell’impresentabile” Domenico Tallini, Anche lui in quota Forza Italia, stesso partito di Jole Santelli.

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La presidente della regione Calabria ha fatto sapere che De Caprio sarà operativo immediatamente dopo aver ottenuto l’aspettativa dall’Arma dei carabinieri.

Jole Santelli ha dichiarato: “Nelle nostre città siamo in piena crisi rifiuti, c’è un enorme problema di depurazione e delle bonifiche, pensiamo all’Eni a Crotone. Ma allo stesso tempo siamo l’unica regione con tre parchi nazionali, con un enorme patrimonio boschivo e naturalistico”.

Poi la Presidente ha annunciato con una vera e propria “carrambata“, l’arrivo del colonnello. Ultimo è arrivato con il volto coperto e davanti ai presenti ha siglato l’accettazione della nomina ad assessore.

Dopo l’annuncio della Santelli, Il “capitano Ultimo” in conferenza stampa alla Camera ha dichiarato: “Il mio obiettivo è tutelare l’autodeterminazione delle comunità calabresi senza l’interferenza e manipolazioni delle mafie di ogni tipo. Ringrazio la presidente che mi dà il privilegio di servire il popolo calabrese e lo farò con la forza e l’amore che ho nel cuore. Sono emozionato, è un incarico di grande responsabilità e lo affronteremo in squadra secondo i principi di sempre”, ha concluso Sergio De Caprio.

Un’opzione di sicuro valore questa di “Ultimo” che oltre al tentativo di sgombrare il campo dalle ombre di candidati non proprio eccellenti, finiti sotto l’occhio dell’Antimafia, costituisce un chiaro segnale alle mafie insite sul territorio.
Non sarà un compito leggero quello che attende il colonnello dei carabinieri, ma sicuramente è quello che si dice l’uomo giusto al posto giusto.

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!