Il conte di Montecristo, anticipazioni ultima puntata stasera 3 febbraio. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Nuovo appuntamento oggi, lunedì 3 febbraio, alle 21.20 su Rai 1 con ‘Il conte di Montecristo’, la serie-evento diretta da Bille August e ispirata al romanzo di Alexandre Dumas, è giunta alla quarta e ultima puntata.  

La serie televisiva, interpretata da Sam Claflin che veste i panni del protagonista Edmond Dantès, segue il suo percorso di vendetta nei confronti degli uomini che gli hanno rubato venti anni di vita e il suo unico vero amore. Intrigo, complotto, odio e amore, perdono e vendetta, speranza e disperazione: questi i grandi temi che si intrecciano nel celebre romanzo ottocentesco scritto da Alexandre Dumas. 

Gaston, il figlio illegittimo di Villefort, è cresciuto e diventato un ladro. Rintracciato da Edmond, il ragazzo ruba del denaro a Caderousse e, durante la fuga, finisce per un uccidere un poliziotto e viene arrestato. Nel frattempo, Danglars scopre il tradimento di Fernand nei confronti di Ali Pascha, in Algeria, e lo diffonde alla stampa. Le maglie si chiudono: Fernand deve riferire in Parlamento dove, come testimone a suo carico, si presenta Haydée. Furioso per l’offesa ai danni di suo padre, Albert sfida il conte di Montecristo a duello. Dal momento che Mercedes lo prega di risparmiare suo figlio, Edmond cede e decide di morire per lei. Ma non sarà necessario: Mercedes racconta ad Albert la verità e il giovane ritira il suo guanto di sfida. Non resta che affrontare Fernand, che è annientato dalla vergogna e dalla rivelazione della vera identità del conte di Montecristo. 

Alla vigilia delle nozze, il conte Spada aiuta Eugenia a fuggire con il suo vero amore, la sua insegnante di canto, proprio mentre la polizia si presenta a casa Danglars. Intanto Edmond rivela a Villefort che il veleno che ha ucciso la marchesa è stato rubato nel suo laboratorio da Heloise. Dinanzi alla prospettiva di essere denunciata, la donna commette un atto scellerato. Sarà proprio Villefort che, intanto, al processo contro Gaston ha scoperto che l’accusato è il figlio che tanti anni prima ha provato a uccidere, a scoprire fino a dove la disperazione abbia spinto Heloise. 

La vendetta del conte è completa. Ora è un uomo libero ma consumato dalla vendetta. La presenza di Mercedes, al suo fianco a Marsiglia, potrebbe essere per lui l’inizio di una nuova vita. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!