Il leader della Lega critica Letta “cavolate su Ius soli, parte male”

In seguito al discorso del nuovo segretario del Pd, Enrico Letta al suo partito, Matteo Salvini non ha risparmiato critiche.

Il leader leghista ha scritto su Twitter: “Letta e il Pd vogliono rilanciare lo Ius Soli, la cittadinanza facile per gli immigrati? Eh, buonanotte… Se torna da Parigi e parte così, parte male. Risolviamo i mille problemi che hanno gli italiani e gli stranieri regolari in questo momento, non perdiamo tempo in cavolate”.

Enrico Letta infatti, nel suo discorso all’Assemblea nazionale del Partito democratico prima del voto che ha conclamato il passaggio di consegne tra lui e Nicola Zingaretti, aveva toccato anche il tema dell’immigrazione.

Il neoeletto segretario Dem in un contesto più ampio ha detto alla platea “Risolviamo i mille problemi che hanno gli italiani e gli stranieri regolari”. Tanto è bastato a far trasalire Salvini e ad indurlo alla risposta indiretta sui social.

Anche da parte di Enrico Letta è arrivata la replica: “Io sarei molto felice se il governo di Mario Draghi, tutti insieme, senza polemiche, fosse quello in cui dar vita alla normativa dello Ius soli che voglio qui rilanciare”, ha detto.
Poi ha aggiunto precisando: “Il governo di Mario Draghi è il nostro governo. E’ la Lega che deve spiegare perché lo appoggia, non noi”.

Il clima che già si definisce tra i due, sembra essere quello delle migliori disfide a colpi di stoccate. Chi si aspettava un Enrico Letta morbido e diplomatico ed un Matteo Salvini, più ben disposto verso l’avversario politico, deve quindi rimettere in discussione le previsioni.
Un segnale che comunque, volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, lascia trasparire l’aderenza alle proprie ideologie nei rispettivi partiti. Che a quanto pare non sembrano per nulla fiaccati nell’autonomia, dal governo condiviso.

Articolo pubblicato dall’autore su Informareh24.it

 

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!

Il leader della Lega critica Letta “cavolate su Ius soli, parte male”

In seguito al discorso del nuovo segretario del Pd, Enrico Letta al suo partito, Matteo Salvini non ha risparmiato critiche.

Il leader leghista ha scritto su Twitter: “Letta e il Pd vogliono rilanciare lo Ius Soli, la cittadinanza facile per gli immigrati? Eh, buonanotte… Se torna da Parigi e parte così, parte male. Risolviamo i mille problemi che hanno gli italiani e gli stranieri regolari in questo momento, non perdiamo tempo in cavolate”.

Enrico Letta infatti, nel suo discorso all’Assemblea nazionale del Partito democratico prima del voto che ha conclamato il passaggio di consegne tra lui e Nicola Zingaretti, aveva toccato anche il tema dell’immigrazione.

Il neoeletto segretario Dem in un contesto più ampio ha detto alla platea “Risolviamo i mille problemi che hanno gli italiani e gli stranieri regolari”. Tanto è bastato a far trasalire Salvini e ad indurlo alla risposta indiretta sui social.

Anche da parte di Enrico Letta è arrivata la replica: “Io sarei molto felice se il governo di Mario Draghi, tutti insieme, senza polemiche, fosse quello in cui dar vita alla normativa dello Ius soli che voglio qui rilanciare”, ha detto.
Poi ha aggiunto precisando: “Il governo di Mario Draghi è il nostro governo. E’ la Lega che deve spiegare perché lo appoggia, non noi”.

Il clima che già si definisce tra i due, sembra essere quello delle migliori disfide a colpi di stoccate. Chi si aspettava un Enrico Letta morbido e diplomatico ed un Matteo Salvini, più ben disposto verso l’avversario politico, deve quindi rimettere in discussione le previsioni.
Un segnale che comunque, volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, lascia trasparire l’aderenza alle proprie ideologie nei rispettivi partiti. Che a quanto pare non sembrano per nulla fiaccati nell’autonomia, dal governo condiviso.