Il rapper francese Jul posta video a Roma, i fan: “Nuovo feat con artista italiano?”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) –
Il rapper francese Jul ha postato su Instagram un video girato su una macchina che percorre un tratto del grande raccordo anulare di Roma, in cui si leggono chiaramente i cartelli di uscita per ‘Casal Palocco’ e Ciampino’. L’artista francese, che risulta il rapper con più vendite di album nella storia del rap francese nonché l’artista francese più ascoltato nel decennio 2010-2019 su Spotify, accompagna il video con l’emoticon di due occhi spalancati, senza al momento aggiungere commenti. 

 

Ma tanto è bastato per scatenare i fan cugini d’Oltralpe, che si sono sbizzarriti in pochi minuti nel cercare di capire il motivo del video. “Sembrerebbe la collaborazione di Jul con un italiano!”, scrive infatti un follower. “In arrivo una feat”, aggiunge un altro. Per Jul, pseudonimo di Julien Mari (nato a Marsiglia il 14 gennaio 1990), non sarebbe la prima volta: ha infatti già collaborato, tra gli altri, con Sferaebbasta, Rhove (all’anagrafe Samuel Roveda) e Baby Gang.  

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!