Incidente aereo Washington, recuperati tutti i 67 corpi delle vittime. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Le autorità statunitensi hanno confermato di aver recuperato i corpi di tutte le 67 vittime dell’incidente aereo della scorsa settimana, quando un volo di linea American Airlines e un elicottero militare si sono scontrati a mezz’aria vicino all’aeroporto nazionale Ronald Reagan di Washington, sulle rive del fiume Potomac. 

“Dopo estese operazioni di ricerca e recupero, il Comando unificato conferma il recupero di 67 vittime dell’incidente aereo. Al momento, 66 dei resti sono stati identificati con certezza. Questo è un passo importante per dare una conclusione alle famiglie e alla comunità”, ha annunciato il Dipartimento dei vigili del fuoco e dei servizi medici di emergenza degli Stati Uniti.  

In una dichiarazione pubblicata su X, ha sottolineato il “lavoro instancabile” dei vigili del fuoco, così come delle varie forze di polizia coinvolte, del personale aeroportuale, delle squadre di soccorso marittimo e della Guardia Costiera. “La loro dedizione e competenza sono state fondamentali in questa missione complessa e delicata”, si legge. 

L’agenzia ha aggiunto che le squadre continueranno a lavorare nel fiume Potomac e in altre aree “per cercare eventuali resti da recuperare”, mentre l’ufficio del medico legale sta lavorando per assicurare “un’identificazione dignitosa dei resti e sostenere le famiglie in questo processo”. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!