Italia: aprile rosso e arancione. Draghi possibilista: verifica a metà mese

Forse qualcuno penserà ad un brutto pesce d’aprile, ma è bene che inizi a prendere atto di ciò che invece dobbiamo aspettarci per tutto il prossimo mese.
La zona gialla, fino a maggio non dovrebbe colorare alcuna nostra regione, il Paese sarà infatti spezzettato in zone rosse e arancioni.
Tuttavia, il premier in Cabina di regia, con le Forze di maggioranza ed i vertici del Cts, avrebbe proposto una verifica a metà mese.

Un check della situazione a metà mese di aprile, che valuti numeri e curva epidemiologica. Dalla verifica, il governo avrà gli elementi per decidere se continuare su questa linea o promuovere alcune regioni alla meno rigorosa zona gialla.

Draghi stempera i timori

Al termine della conferenza stampa, il premier ha fatto intendere che non è preclusa nelle prossime settimane la possibilità di cambiamenti. Ha spiegato: “Noi faremo un decreto sui dati disponibili oggi, ma non escludo cambiamenti in corso”. Poi Mario Draghi ha precisato che la complessità della situazione richiede un monitoraggio costante, giorno per giorno.

Tratto dall’articolo pubblicato dall’autore in Informareh24.it

 

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!

Italia: aprile rosso e arancione. Draghi possibilista: verifica a metà mese

Se qualcuno pensa ad un brutto pesce d’aprile è bene che inizi a prendere atto di ciò che invece dobbiamo aspettarci per tutto il prossimo mese.
Fino a maggio la zona gialla non dovrebbe colorare alcuna nostra regione, infatti il Paese sarà spezzettato in zone rosse e arancioni.
Tuttavia, il premier in Cabina di regia, con le Forze di maggioranza ed i vertici del Cts, avrebbe proposto una verifica a metà mese.

Un check della situazione, dopo le prime due settimane di aprile, che valuti numeri e curva epidemiologica. Dalla verifica il governo avrà gli elementi per decidere se continuare su questa linea o promuovere alcune regioni alla zona gialla.

Al termine della conferenza stampa, Draghi ha fatto intendere che nelle prossime settimane non è esclusa la possibilità di cambiamenti. Ha spiegato: “Noi faremo un decreto sui dati disponibili oggi, ma non escludo cambiamenti in corso”. Poi il premier ha precisato che la complessità della situazione richiede un monitoraggio costante, giorno per giorno.