La Lamorgese sul Covid: in estate sarà finita, ho fiducia

Ospite al “Caffè della domenica” su Radio 24, La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, ha voluto esprimere la propria sensazione sull’andamento del virus nel nostro Paese.
E’ una vera iniezione di fiducia, quella che la titolare del Viminale ha voluto inoculare virtualmente agli ascoltatori. Ha ammesso che tutto dipenderà dalla campagna di vaccinazione ma ha tenuto a sottolineare il proprio ottimismo: “…le dosi stanno arrivando e c’è stata una presa di posizione netta da parte del premier Draghi. Io sono positiva per carattere e in questo caso vedo anche che la campagna di vaccinazioni sta prendendo una buona piega”.

responsabilità e spirito positivo

Luciana Lamorgese ha poi aggiunto: “Capisco quanto sia difficile chiedere di fare ulteriori sacrifici ma ritengo questo non sia il momento di mollare. Serve uno scarto in più verso una direzione di maggior responsabilità individuale, la campagna di vaccinazioni è entrata in una fase cruciale, dobbiamo essere positivi ma dobbiamo avere un grande senso di responsabilità”.

Italiani brava gente

La ministra dice di essere cosciente di quanto sia difficile chiedere ancora agli italiani di fare sacrifici, ma aggiunge che “non è il momento di mollare”.  Che dobbiamo fare “uno passo ancora in direzione di una maggiore responsabilità individuale. La campagna di vaccinazione è entrata in una fase cruciale, dobbiamo essere positivi e dobbiamo avere un grande senso di responsabilità”.

Ci saranno i controlli, ha poi detto la ministra, evidenziando che gli italiani si stanno comportando responsabilmente. Specifica infatti che ci sono state solo centomila sanzioni su otto milioni di controlli.

Parla di sé in merito al vaccino

La prenotazione per il vaccino l’ha fatta ieri, racconta, e dice che si vaccinerebbe anche con AstraZeneca, “qualunque tipo di vaccino andrà bene”, precisa.
“Ieri mi sono segnalata alla Regione Lazio per prenotarmi. Era il mio momento. Non so ancora quale vaccino mi verrà somministrato, arriveranno le informazioni sulla tipo e il luogo dove lo dovrò fare. L’importante è vaccinarsi”, ha concluso.

Tratto dall’articolo pubblicato dall’autore si informareh24.it

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!

La Lamorgese sul Covid: in estate sarà finita, ho fiducia

La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, ospite al “Caffè della domenica” su Radio 24 ha voluto esprimere il proprio pensiero sull’andamento del virus nel nostro Paese.
Una iniezione di fiducia quella che la titolare del Viminale ha voluto inoculare virtualmente agli ascoltatori. Ha ammesso che tutto dipenderà dalla campagna di vaccinazione ma ha tenuto a sottolineare il proprio ottimismo: “…le dosi stanno arrivando e c’è stata una presa di posizione netta da parte del premier Draghi. Io sono positiva per carattere e in questo caso vedo anche che la campagna di vaccinazioni sta prendendo una buona piega”.

Il richiamo alla responsabilità

Luciana Lamorgese ha poi aggiunto: “Capisco quanto sia difficile chiedere di fare ulteriori sacrifici ma ritengo questo non sia il momento di mollare. Serve uno scarto in più verso una direzione di maggior responsabilità individuale, la campagna di vaccinazioni è entrata in una fase cruciale, dobbiamo essere positivi ma dobbiamo avere un grande senso di responsabilità”.

Italiani brava gente

La ministra dice di comprendere quanto sia difficile continuare a chiedere agli italiani di fare sacrifici, ma ha tuttavia aggiunto che “non è il momento di mollare. Serve uno scarto in più verso una direzione di maggior responsabilità individuale. La campagna di vaccinazioni è entrata in una fase cruciale, dobbiamo essere positivi e dobbiamo avere un grande senso di responsabilità”.

Ci saranno i controlli, ha poi detto la ministra, evidenziando che va ammesso che gli italiani si stanno comportando responsabilmente. Specifica infatti che ci sono state solo centomila sanzioni su otto milioni di controlli.

Parla di sé in merito al vaccino

Racconta che la prenotazione per il vaccino l’ha fatta ieri e che si vaccinerebbe anche con AstraZeneca, “qualunque tipo di vaccino andrà bene”, precisa.
“Ieri mi sono segnalata alla Regione Lazio per prenotare la vaccinazione. Era il mio momento. Non so ancora quale vaccino mi verrà somministrato, arriveranno le informazioni sulla tipologia e il luogo dove lo dovrò fare. L’importante è vaccinarsi”, ha concluso.