La maestra negazionista è finita in terapia intensiva

Il suo comportamento le era costato il licenziamento (e ci mancherebbe pure), ma la maestra non aveva abbandonato la sua posizione No-vax e negazionista. Era contraria alla mascherina in aula e agli alunni diceva che il Covid non esiste e che comunque di Covid, semmai muoiono solo gli anziani.

La notizia è riportata da “la Tribuna di Treviso”. Sabrina Pattarello, la maestra elementare che instillava nella mente dei ragazzini le sue convinzioni, è finita ricoverata in terapia intensiva, in gravi condizioni. Insegnava ai bambini delle elementari in una scuola di Treviso, ma a causa delle sue posizioni, era stata licenziata.  La maestra aveva già fatto parlare di se nel 2020, quando nel corso di una manifestazione negazionista a Prato della Valle (Padova) si era scagliata contro i giornalisti. La donna li aveva minacciati e accusati di essere “falsi e corrotti”, affermando che i numeri diffusi sui contagi erano falsi.

I genitori degli alunni avevano denunciato all’istituto scolastico il comportamento della Pattarello e il suo atteggiamento in classe. In seguito alla segnalazione, l’istituto decise di non rinnovarle il contratto.

L’educazione non può essere manipolazione

Anche non volendo schierarsi, occorre riflettere sul ruolo che un educatore è chiamato ad assolvere. Non è giustificabile, in un senso o nell’altro, che dei bambini delle scuole elementari siano indotti ad un pensiero di parte. Il rispetto delle altrui idee non implica che queste, giuste o sbagliate, possano essere divulgate liberamente ai più piccoli. Ad essi dobbiamo la cura di lasciarli formare, senza influenze forzose. Agli occhi di un giovanissimo, la figura dell’insegnante appare autorevole, e ciò che esso trasmette è appreso come verità. Per questa ragione si deve badare a cosa “arriva” ai più piccoli, e si deve agire di conseguenza.