La Mostra Innesti/Sinergie di Guarcino. Un appuntamento da non mancare

Sabato prossimo, 22 maggio, alle ore 17 presso il MAC – Museo d’Arte Contemporanea del Piccolo Formato, in via San Michele Arcangelo a Guarcino, si inaugura la mostra Innesti/Sinergie.

Gli orari per il pubblico, dal lunedì al venerdì sono dalle 16,30 alle 19. La manifestazione si protrarrà fino al 10 luglio 2021 ed è necessaria la prenotazione per accedere alle sale. Si può prenotare chiamando il numero: 3281353083.

La presentazione della Mostra è a cura di Marcello Carlino che spiega come il progetto Innesti/sinergie attraversi una molteplicità di significati con radici nella teoria e la pratica dell’Arte.

Carlino tiene a sottolineare il valore della intertestualità. Sostiene di fatto, che ogni opera anche quando poco percepita esprime la sua radicalità iconoclasta.
“Proporre una immagine per un innesto possibile, per una “talea” da realizzare, rinvia per certo alla ritualità del gioco, che solitamente accompagna, che deve accompagnare l’atto creativo e che concorre nel profondo a motivarlo, a farlo tale; epperò configura un modo e un’occasione per esplicitare (e per offrire consapevolezza di) ciò che talora è implicito, per mettere in esponente ciò che è tacito, nascosto: dipingere o coordinare elementi plastici in una struttura e in un insieme è frutto di un dialogo – talvolta discreto, talvolta serrato, talvolta spinto fino al conflitto, sempre imprescindibile – con la tradizione artistico-figurale, con l’universo dei segni socializzati e in particolare con alcune loro evenienze stilistiche o iconiche”. Spiega nel suo testo introduttivo Marcello Carlino.

“E, come per le immagini suggerite agli artisti che partecipano a questa sessione di incontro che si tiene a cura dell’associazione Azioni d’arte, avviene che i prelievi o i lasciti siano evidenziati o visti da distante come in una mise en abîme, confusi e travestiti o profilati per abbozzi, interi o frammentati, lasciati inerti o portati a reazione”. Dice ancora il “presentatore” della mostra.

Nella sua presentazione Carlino approfondisce i concetti pregnanti della rassegna: “Il dialogo richiede un incontro; e non è senza cooperazione. Cooperazione come intesa di linguaggio o come dialettica di stile, come attinenza all’impianto strutturale di provenienza dell’ipotesto o come capovolgimento e dissidenza, come continuità o scelta per una irruzione sorprendente. E questa è la sinergia: un programma di lavoro partecipato per il quale l’arte è sempre un processo che dura; lineare o a salti, è uno svolgimento nel quale le preesistenze (e con esse il valore della testimonianza pubblica e della memoria) sono interne al (funzioni del) nuovo che si fa e che nuovamente si definisce in contesto, inscritte o coinvolte nel ciclo del suo prodursi”.

“Infine, le contraintes: dal progetto con il lancio dei temi iconografici e con le condizioni stabilite, alle misure vincolanti del formato è indicato un altro principio fondamentale della teoria e della pratica dell’arte: anche nel suo campo e per la sua efficacia è obbligatorio preventivare e determinare le regole del gioco.
Che qui si gioca, come in una speciale mail art, su filo di una corrispondenza: ti scrivo perché tu risponda a stretto giro”.

Marcello Carlino conclude la sua presentazione dicendo: “E infatti l’arte è un finissimo gioco di comunicazione che si qualifica nel rifiuto della standardizzazione dei linguaggi, che responsabilizza e chiama alla partecipazione, che in una sorta di transizione ecologica promuove la pulizia dalle scorie invalidanti (da usi eterodiretti) che asfissiano lingue e codici, privandoli della capacità di schiudere pensiero e di stimolare forme mature di coscienza civile”.

Alla mostra saranno rappresentati i seguenti artisti: Francesco Calia, Lea Contestabile, Lucia Di Miceli, Patrizio Di Sciullo, Elisabetta Diamanti, Mavi Ferrando, Giovanni Fontana, Giancarla Frare, Salvatore Giunta, Rita Mele, Alessandro Monti, Antonio Picardi, Teresa Pollidori, Fernando Rea, Rosella Restante, Grazia Sernia, Elena Sevi, Stefano Soddu, Ilia Tufano, Piero Varroni, William Xerra, Gaetano Zampogna.