La Notte degli Oscar, rimanda a casa gli italiani senza Statuetta

Inutile negarlo, c’è stata delusione per la 93esima edizione degli Oscar, le tre candidature italiane, non sono andate oltre.

Testa di serie coi colori italiani, Laura Pausini, che in molti davano per vincitrice con la sua “Io si”, il brano è la canzone originale per il film di Edoardo Ponti con Sofia Loren, “La vita davanti a sé”. La cantante dovrà accontentarsi (si fa per dire) del Golden Globe Award ricevuto lo scorso primo marzo. Il brano infatti in quell’occasione è stato premiato come “miglior canzone originale”, consentendo alla cantante romagnola, l’ottenimento dell’ambito premio.

Delusione pure per lo staff del “Trucco” di Pinocchio. Mark Coulier, Dalia Colli e Francesco Pegoretti. Erano infatti anche loro in nomination e sembravano essere tra i favoriti all’Oscar. Sempre per Pinocchio, anche Massimo Cantini era uno dei papabili all’Oscar per i “Costumi”. Ma non è andato nemmeno lui oltre la nomination.

Gli italiani lasciano Los Angeles portando in valigia solo un pochino di sfortuna al posto della “preziosa” Statuetta.

Articolo pubblicato dall’autore in InformareH24.it

 

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!

La Notte degli Oscar, rimanda a casa gli italiani senza Statuetta

Inutile negarlo, c’è stata delusione per la 93esima edizione degli Oscar, le tre candidature italiane, non sono andate oltre.

Testa di serie coi colori italiani, Laura Pausini, che in molti davano per vincitrice con la sua “Io si”, il brano è la canzone originale per il film di Edoardo Ponti con Sofia Loren, “La vita davanti a sé”. La cantante dovrà accontentarsi (si fa per dire) del Golden Globe Award ricevuto lo scorso primo marzo. Il brano infatti in quell’occasione è stato premiato come “miglior canzone originale”, consentendo alla cantante romagnola, l’ottenimento dell’ambito premio.

Delusione pure per lo staff del “Trucco” di Pinocchio. Mark Coulier, Dalia Colli e Francesco Pegoretti. Erano infatti anche loro in nomination e sembravano essere tra i favoriti all’Oscar. Sempre per Pinocchio, anche Massimo Cantini era uno dei papabili all’Oscar per i “Costumi”. Ma non è andato nemmeno lui oltre la nomination.

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