Virginia Raggi, sindaca di Roma, in seguito ad alcuni incontri con le associazioni animaliste, ha emesso un’ordinanza nei confronti della signora Norma A.
Il Comune capitolino ha disposto contro la signora il divieto di detenzione di animali domestici “nella propria abitazione” in via Lavinio a Roma,
La donna è una 60enne che vive sola in un appartamento piuttosto grande, tenuto in condizioni igienico sanitarie pessime e colmo di immondizia di ogni genere.
La signora Norma è affetta da disposofobia (sindrome da accumulatrice seriale). Tiene in casa diversi gatti, molti dei quali adescati in strada con il cibo.
Immagini e video di gatti affacciati alle finestre erano iniziati a circolare. Inoltre i vicini hanno raccontato di miagolii prolungati e laceranti.
Sembra che questa cosa vada avanti da una ventina d’anni e più volte sono state fatte segnalazioni da abitanti della zona.
L’ordinanza della Raggi dispone, oltre al divieto di detenzione, anche l’allontanamento dei mici attualmente in casa, ed il loro affidamento a centri idonei alla cura di questi animali.
L’intervento per attuare il dispositivo comunale sarà a carico del VII gruppo di polizia municipale oltre che dai servizi sociali del VII Municipio. Sarà invece cura degli assistenti sociali fornire supporto alla “gattara” con evidenti problemi psichici.
La gente del quartiere indica la signora con l’appellativo “la strega dei gatti” da quando, in seguito ad un controllo dei vigili urbani, erano stati trovati scarnificati e mummificati alcuni gatti all’interno dell’abitazione.
Altri raccontano di averla vista a volte rientrare con un sacco contenente un gatto preso in strada.
Sul suo profilo social la sindaca Raggi ha postato la vicenda:
Articolo pubblicato dall’autore in Informareh24.it
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Pubblicato da Giorgio Consolandi
Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico.
Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte.
Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino.
La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso.
Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo.
Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi.
Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese.
I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!
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