L’allenatore della Juve Sarri è esonerato

La Juventus, ha annunciato l’esonero del tecnico Maurizio Sarri. Un comunicato ufficiale arrivato all’indomani dell’eliminazione agli ottavi della Champions della Juve, caduta sotto i colpi del Lione.

Nella nota si legge: “Juventus Football Club comunica che Maurizio Sarri è stato sollevato dal suo incarico di allenatore della Prima Squadra. La Società desidera ringraziare il tecnico per aver scritto una nuova pagina della storia bianconera con la vittoria del nono Scudetto consecutivo, coronamento di un percorso personale che lo ha portato a scalare tutte le categorie del calcio italiano”.

In casa Juve, si inizia quindi a valutare le possibili opzioni per l’individuazione di un nuovo tecnico.
Voci di corridoio indicherebbero l’ex tecnico del Tottenham, Mauricio Pochettino. Ma tra i più quotati nelle simpatie dei tifosi parrebbe esserci Zinedine Zidane, che attualmente è il tecnico del Real Madrid, anch’essa, come la Juve, eliminata dalla Champions agli ottavi.
Tra i nomi caldi, figura quello di Paulo Sousa, il portoghese che vestì già la maglia bianconera e che ha avuto esperienza di allenatore in Italia con la Fiorentina. C’è inoltre una certa attenzione anche sull’allenatore della Lazio, Simone Inzaghi.

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!