Le capriole di un politico parafurbo

Il diritto di ripensamento è uno dei sacrosanti baluardi che i consumatori esercitano in sede di acquisti deludenti, magari proposti con astuta ed ingannevole lusinga.

Lo stesso “diritto” quando è avanzato da chi fa politica, dovrebbe includere almeno delle ragioni valide e incontrovertibili da esplicitare all’elettorato.

Matteo Renzi, leader di Italia Viva, componente dell’attuale maggioranza, ci ripensa… strizza l’occhio agli avversari, minaccia il ministro… Si fa largo con la sua stretta percentuale, punta allo sgambetto governativo, s’atteggia, ammicca, sorride e finge accaloramento politico, lascia perfino che certi “amici importanti” lo tirino per la giacchetta, ricordandogli di agire… e lui PONTIFICA (questa non arriva subito) Per coglierla al volo ci vorrebbe magari una canzone, di quelle belle, tipo quelle che cantava Gianni MORANDI! Ecco forse adesso arriva meglio!

Sulla pagina Facebook dell’attivissimo Fabio Massimo Castaldo è presente dalle ore 19 di martedi 4 febbraio un post, preceduto da un suo commento. Nel post c’è un breve filmato con l’attore Renzi che parla di prescrizione… Beh, chettelodicoafare diceva quello, l’ennesimo cambio di passo, tutto da vedere e ascoltare!

Pubblico qui per i più pigri il commento ed il video:

Correva il 2015, e Matteo Renzi (allora Premier) parlava in questi termini della prescrizione.

Vi invito ad ascoltare le sue parole: noi siamo dalla parte GIUSTA della storia, e non cambiamo idea. Esigiamo una giustizia seria, snella e veloce: una giustizia dove chi è autore di un reato, talvolta anche molto grave, non riesca a sfuggire alla condanna nascondendosi dietro all’appiglio formale della prescrizione.

Noi ci siamo e andiamo avanti: se Renzi ha qualche proposta, saremo pronti ad ascoltarla. Se, al contrario, vuole solo fare polemica, allora bussi alle porte di qualcun altro.

 

Qualsiasi considerazione sarebbe del tutto inutile. Non appare logico un salto dell’altra parte del muro, compiuto senza spiegazione, a meno ché questa non possa essere raccontata per non scoprire intenti che non vanno dichiarati adesso, per opportunismo politico.

Bravo Matteo, bravo davvero!

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!