Lo sfrattano e lui si uccide. Era in attesa dell’ufficiale giudiziario

Una tragedia che si è consumata in tarda mattinata a San Felice Circeo, la nota località turistica laziale in provincia di Latina.

Un uomo di 73 anni si è sparato con una pistola che deteneva e che era regolarmente denunciata, Pare stesse aspettando l’ufficiale giudiziario per lo sfratto.
Dalla ricostruzione degli investigatori, il 73enne avrebbe dovuto lasciare l’appartamento al centro del paese, nel quale viveva. Sarebbe stato uno sfratto concordato. Oggi a mezzogiorno sarebbe scaduto il termine per l’uomo che, avrebbe quindi dovuto abbandonare l’immobile.

L’ufficiale giudiziario, quando è effettivamente arrivato ha trovato sul letto il corpo dell’uomo privo di vita. Aveva accanto la sua pistola dalla quale aveva esploso il colpo mortale.
Sembrerebbe che la morte risalga alla serata di ieri, ma sarà il medico legale a stabilire con precisione l’ora del decesso.

Sono naturalmente partite le indagini dei carabinieri della stazione di San Felice Circeo e della compagnia di Terracina, per far chiarezza sulla tragedia. L’abitazione del pensionato era regolarmente chiusa a chiave dall’interno e l’appartamento risulterebbe in ordine e non ci sarebbero segni di lotta. La vicenda sembrerebbe quindi il triste epilogo di una storia di ordinaria disperazione.

Articolo pubblicato dall’autore in InformareH24

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!

Lo sfrattano e lui si uccide. Era in attesa dell’ufficiale giudiziario

Una tragedia che si è consumata in tarda mattinata a San Felice Circeo, la nota località turistica laziale in provincia di Latina.

Un uomo di 73 anni si è sparato con una pistola che deteneva e che era regolarmente denunciata, Pare stesse aspettando l’ufficiale giudiziario per lo sfratto.
Dalla ricostruzione degli investigatori, il 73enne avrebbe dovuto lasciare l’appartamento al centro del paese, nel quale viveva. Sarebbe stato uno sfratto concordato e alle 12 di oggi sarebbe scaduto il termine per l’uomo, per abbandonare l’immobile.

L’ufficiale giudiziario, quando è effettivamente arrivato ha trovato sul letto il corpo dell’uomo privo di vita. Aveva accanto la sua pistola dalla quale aveva esploso il colpo mortale.
Sembrerebbe che la morte risalga alla serata di ieri, ma sarà il medico legale a stabilire con precisione l’ora del decesso.

Sono naturalmente partite le indagini dei carabinieri della stazione di San Felice Circeo e della compagnia di Terracina, per far chiarezza sulla tragedia. L’abitazione del pensionato era regolarmente chiusa a chiave dall’interno e l’appartamento risulterebbe in ordine e non ci sarebbero segni di lotta. La vicenda sembrerebbe quindi il triste epilogo di una storia di ordinaria disperazione.