Lotta alle keybox, Onorato in ‘missione’ all’Esquilino: c’è anche chi si autodenuncia – Video. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Quattrocento euro pur di riavere la keybox. A Roma l’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato va avanti nella lotta senza quartiere dichiarata alle scatolette portachiavi che hanno invaso il centro della capitale e che gli sono costate anche qualche minaccia social. Tanto che questa mattina, con gli agenti della Polizia locale di Roma Capitale e il personale Ama al seguito, Onorato ha condotto in prima persona un’operazione di ‘ripulitura’ nella zona dell’Esquilino.  

A un certo punto l’assessore, come si vede nel video, è stato avvicinato da una donna orientale che si è ‘autodenunciata’ e gli ha chiesto la restituzione della keybox: la donna, dipendente di una struttura ricettiva di via Carlo Alberto, dopo qualche scambio di informazioni con i vigili, ha contattato telefonicamente il titolare del bed and breakfast dove lavora: “Al telefono l’uomo, italianissimo, si è dichiarato il titolare di quella scatolina – spiega Onorato – e ora sta venendo qui. Verrà fatto il verbale, pagherà i 400 euro di sanzione e poi la Polizia di Roma Capitale verificherà se la lavoratrice era in regola, se l’appartamento era autorizzato o meno e se la struttura è abusiva o regolare: al momento qui non vedo cartelli che dovrebbero esporre il Cin, il codice identificativo nazionale. Questo dà l’idea del far west nel quale stiamo mettendo le mani seriamente”. 

Lotta alle keybox, l’assessore Onorato all’Esquilino – Video
 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!